Al-Khelaifi, la replica degli avvocati: “Nessuna parentela con i sospettati”
Il giorno dopo l'inchiesta di Liberation che parlava di presunta corruzione ed estorsione di Al-Khelaiifi rispetto all'assegnazione dei Mondiali, arriva la risposta dei suoi legali Francis Szpiner e Renaud Semerdjian: “In risposta alle informazioni diffuse dai media in Francia in merito alle indagini in corso contro tre persone sospettate di attività illegale, confermiamo categoricamente che non sono imparentate con il signor Nasser al-Khelaïfi”. Secondo l'inchiesta del quotidiano transalpino, un imprenditore franco-algerino sarebbe stato sequestrato su ordine dell'emiro del Qatar al-Thani perché in possesso di documenti compromettenti. L'uomo sarebbe stato rilasciato solo dopo la consegna di queste prove definite "potenzialmente esplosive", ma durante la detenzione avrebbe subito sevizie.
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