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De Paola: “Se il CONI si pronuncerà a favore della Juventus avremo l'ennesima prova della gestione fallimentare di Gravina. A quel punto il presidente dovrebbe dimettersi”TUTTO mercato WEB
giovedì 30 marzo 2023, 14:09Primo piano
di Alessio Tufano
per Bianconeranews.it

De Paola: “Se il CONI si pronuncerà a favore della Juventus avremo l'ennesima prova della gestione fallimentare di Gravina. A quel punto il presidente dovrebbe dimettersi”

tmwradio
Paolo de Paola intervistato da Vincenzo Marangio
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Intervenuto nel corso di “Rotocalcio” su TMW Radio, Paolo De Paola ha dipinto un quadro della situazione del calcio in Italia e in Europa, dove sembra si stia delineando una sorta di scontro tra le istituzioni del calcio ed alcuni club: “É in atto a livello europeo una sorta di regolamento di conti tra Ceferin e le grandi squadre – spiega De Paola – Della Superlega Ceferin ha capito ben poco, non ha colto il grido d'allarme dei grandi club che nel calcio di oggi si trovano a fronteggiare squadre che vengono finanziate da Stati, cioè ci sono Stati che hanno interesse a favorire attraverso il calcio ed anche con delle mazzette i propri interessi. Per provare a rispondere ad una situazione del genere c'è il tentativo di promuovere un'alternativa all'UEFA che si è completamente affidata agli sceicchi, così come la FIFA. Per quanto la prima Superlega possa essere stata un'azione forzata, è chiaro che il calcio ha bisogno di un'alternativa e non è un caso che anche De Laurentiis, da sempre avverso ai top club, stia cominciando a schierarsi contro e a parlare di un campionato europeo che prenda il posto di tante coppe che non interessano a nessuno. Per quanto riguarda il nostro paese, ormai è chiaro che abbiamo un presidente federale assolutamente succube di UEFA e FIFA, che dimentica che il movimento calcistico italiano si regge attorno a Juventus, Milan ed Inter, per averne conferma basta guardare gli ascolti tv. Non dico che Gravina dovrebbe tutelare questi club ma quanto meno non dovrebbe osteggiarli clamorosamente.

Il nostro calcio non ha bisogno di una giustizia sportiva rapida, come sostenuto erroneamente di recente anche da Malagò, ma di una giustizia sportiva seria. Non c'è una legge che condanni le plusvalenze che non sono state mai considerate reato, per cui la Juventus fa benissimo ad utilizzare tutti i mezzi che ha per difendersi dopo essersi vista togliere 15 punti in classifica. E se il terzo grado di giudizio dovesse ribaltare ulteriormente quanto deciso dalla corte d'appello, credo che Gravina non avrebbe scampo: deve dimettersi perchè la sua gestione è chiaramente fallimentare. Non si può assistere a sentenze ribaltate da un grado di giudizio all'altro. Parliamo di una gestione federale che ha visto il fallimento della Nazionale, il decadimento della qualità dei campionati e adesso la giustizia sportiva che continua a perdere di credibilità di processo in processo.