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Scanavino e il timore di una Juventus tra appiattimento e fragilitàTUTTO mercato WEB
giovedì 8 giugno 2023, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Scanavino e il timore di una Juventus tra appiattimento e fragilità

Maurizio Scanavino per la prima volta pubblicamente detta la linea, anzi probabilmente illustra il reale status della Juventus. Che sembra vivere tra appiattimento, fragilità, se non addirittura impotenza. Quando parla della conferma di Allegri senza se e senza ma, l'ad bianconero giustamente ricorda il terremoto giudiziario, ma ritiene positivo il bilancio sportivo. Disastro in Champions, terzo posto virtuale (cancellato dai tribunali), doppia semifinale in Coppa Italia e Europa League. In sintesi, seconda stagione consecutiva chiusa a zero titoli. Una squadra peraltro priva di gioco e identità, sofferente sempre, comunque e a prescindere dall'avversario. Come può accontentarsi un club storicamente abituato ad alzare trofei, spesso dominando sul palcoscenico italiano? E' chiaro che l'ingaggio troppo elevato di Allegri (errore di Agnelli), ha condizionato e non poco la scelta della società, quindi estremamente debole sotto questo aspetto.

Quando Scanavino parla della questione Giuntoli, conferma la poca forza “contrattuale” della Juventus. Essere ostaggio di De Laurentiis, in altri tempi sarebbe stato inimmaginabile. Per il momento promozione di Manna, senza avere una data in cui l'attuale ds del Napoli potrà sbarcare alla Continassa. E se saltasse? Capitolo giustizia. “La cosa più importante è aver chiuso i conti”. Certo, ma con un ingiusto -10 sulle plusvalenze che ha estromesso la squadra dalla Champions, poi il patteggiamento per la manovra stipendi.

Inchiesta Uefa e possibile uscita dalla Superlega della Juventus. Scanavino assicura che le due cose non sono collegate. Resta il fatto che attraverso la Christillin e Boniek, nelle scorse settimane Ceferin aveva fatto capire che un dietrofront sul progetto alternativo alle competizioni Uefa, avrebbe permesso un atteggiamento più morbido rispetto a penalizzazioni pesanti. Forse la scelta si rivelerà saggia e strategica, ma l'impressione anche in questo caso è di resa. Nel frattempo il popolo juventino vive tra rabbia e scoramento. Molti si chiedono quale sia la strada intrapresa da Elkann. Risponde Scanavino: “Comprendiamo il malumore dei tifosi, ma se pensiamo al futuro ci vogliono piedi per terra”.