
Marocchino a RBN: "Non so se Allegri poteva far meglio, in rosa manca un elemento fondamentale"
Domenico Marocchino ha parlato di Juventus oggi nel corso di “Cose di Calcio” su Radio Bianconera, commentando innanzitutto la partita di ieri sera e l'ipotesi paventata dal direttore di RBN Antonio Paolino di schierare più giovani dall'inizio: “Gatti l'ha messo, Rabiot e Locatelli li avrei fatti giocare anch'io, al limite poteva mettere Iling che è l'unico che punta l'avversario, ma in una partita col Milan non sarei così drastico nel soffermarmi troppo su giovani o vecchi. L'unica cosa acclarata è che è stata un'annata psicologicamente molto pesante, per le questioni extracampo e ma anche per gli infortuni. Allegri? Io penso di essere uno dei pochi a sostenere che la Juventus non era da Scudetto, in un campionato una percentuale di risultati anche abbastanza rilevante, attorno al 30%, è determinata dalla fortuna e dagli errori e quello dipende relativamente dagli allenatori. Non so se avrebbe potuto fare di più, dato che la Juventus manca in un modo talmente evidente di un verticalizzatore che mi stupisco che nessuno lo dica.
Chi verticalizza? Locatelli? È un grande incontrista ma non è un play. Manca dell'estrosità al limite dell'area di Dybala e che avrebbe dovuto dare Di Maria. Adesso serve uno che se ne intenda di calcio e anche di uno che curi l'immagine bistrattata di questa società”. Un ricordo poi delle vittime dell'Heysel: “Mi sono svegliato pensando a chi ha perso i suoi cari, pensando che lo sport deve portare gioia e il meccanismo della comunicazione, della politica, dello sport purtroppo portano a volte a delle esagerazioni inimmaginabili”.







