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IL SANTO DELLA DOMENICA -  Ricostruire la credibilità. La Juve del futuro deve partire da qui.TUTTO mercato WEB
domenica 11 giugno 2023, 00:01Il punto
di Alessandro Santarelli
per Tuttojuve.com

IL SANTO DELLA DOMENICA - Ricostruire la credibilità. La Juve del futuro deve partire da qui.

Per favore fate presto: qualsiasi tipo di soluzione sia al vaglio, la si concretizzi nel giro di qualche giorno, altrimenti la confusione che già sembra regnare sovrana, sarà ancora più evidente. Colpisce il fatto che neppure la comunicazione ufficiale da parte della società, come quella della conferma ulteriore di Massimiliano Allegri, arrivata per bocca di Maurizio Scanavino, sia riuscita a placare la ridda di voci che continua ad aleggiare sul tecnico livornese. Come dire, la tifoseria ad oggi sembra non fidarsi più neppure delle parole pronunciate dal numero 2 della società, e comunque la si voglia vedere questa non è certamente una cosa positiva , anzi dimostra la grande mole di lavoro che si deve fare per tornare ad avere credibilità nei confronti del popolo bianconero. Popolo bianconero che continua a sentirsi tradito dopo una stagione che ha visto numerose sconfitte sia dentro che fuori dal campo. Dobbiamo essere onesti, la sensazione è che per ricucire lo strappo che si è inevitabilmente creato servirà del tempo. Ecco perché torniamo alla frase iniziale, fare presto per cominciare a dare dei punti di riferimento.

Ricominciare da dove si è finito oggettivamente non sembra una buona idea, vero c'è un contratto che blinda a suon di milioni di euro Massimiliano Allegri, ma se di ricostruzione si deve parlare sarebbe opportuno immaginare una ricostruzione vera che parta proprio dalla conduzione tecnica. Troppe cose non sono andate quest'anno anche all'interno del campo, seppur in una stagione per certi versi paradossale, difficile da gestire per qualsiasi allenatore.

Allegri è arrivato a giugno letteralmente sfinito, perdendo punti di riferimento anche dentro lo spogliatoio. Inutile girarci attorno ci sono giocatori che non vedrebbero di buon occhio la sua permanenza, rischiando di avvelenare un clima che già immaginiamo, anzi sappiamo, essere, non particolarmente semplice. Vero, molti calciatori non hanno reso per quanto ci si aspettasse, altri sono venuti a Torino a svernare oppure a preparare il mondiale, e i risultati finali sono sotto gli occhi di tutti, Ragion per cui le scelte che verranno fatte, anche in ottica di ridimensionamento  non potranno e non dovranno essere sbagliate. Certo non si è partiti con il piede giusto e la vicenda Giuntoli lo dimostra ma questo è il momento di far di necessità virtù e di dare fiducia ad esempio al nuovo direttore sportivo Giovanni Manna, il quale avrà il compito di cominciare a gettare le basi del mercato. Che però non può partite con le idee di sostituire Chiesa con Gnonto o Vlahovic con Morata.   

Siamo sinceri è un momento in cui fatichiamo a riconoscere la vecchia Juventus, quella che certamente non si sarebbe mai fatta tenere in ostaggio dal presidente del Napoli, quella che certamente avrebbe seguito una linea più decisa e anche dura sia con l'allenatore che con i giocatori, quella che avrebbe dettato le regole del gioco non certamente subendole come sta accadendo adesso. Ma la Juventus deve ripartire da una società opisolida, con uomini di campo che vadano a prendere il posto dei tecnici e professionisti che hanno provato a difendere, a dir la verità con risultati opinabili,  fuori dal campo la vecchia signora. Usciamo da questa stagione, e fa male dirlo, battuti si tutti i fronti,ecco perché quello che il frastornato deluso e confuso popolo bianconero chiede a gran voce è un progetto credibile e un orizzonte chiaro. La proprietà, che non dimentichiamo in questi ultimi anni ha comunque speso circa 700 milioni di euro in ricapitalizzazioni, sa che il brand Juventus, per storia dna e tradizione, non può sopravvivere, ma parte sempre per provare a vincere. Oggi le vittorie sembrano lontane, quasi una chimera, sarebbe per questo importante ripartire dalla credibilità agli occhi dei tifosi, non clienti ricordiamolo, ma tifosi. Il primo tassello non può che essere questo.