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Cobolli Gigli: "De Laurentiis molto permaloso, ecco l’inizio della rottura con Spalletti"
L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal per commentare l'addio di Spalletti al Napoli e il possibile approdo in bianconero del ds Giuntoli: "Si è rotto qualcosa tra De Laurentiis e Spalletti perché a un certo punto il presidente del Napoli ha voluto tutti i meriti per sé. Per me l’inizio della rottura è stato quando in una conferenza stampa De Laurentiis, con Spalletti al suo fianco, disse: ‘Voglio fare una squadra cazzutissima che vinca lo Scudetto’. Il tecnico fece una smorfia e il presidente se la legò al dito. De Laurentiis è uomo di grandissime capacità, ma dal carattere complicato.
È molto permaloso, ho avuto il modo di frequentarlo in Lega per tre anni e mezzo ed era una persona molto eterogena. Da lì credo che si sia creata una distanza tra De Laurentiis e Spalletti, poi si è rivelata quando il presidente ha mandato la famosa PEC, come la si manda a una qualsiasi persona e non all’allenatore che ha vinto lo Scudetto. Una mancanza di riguardo, che doveva anche essere una rivalsa sul fatto che Spalletti non aveva creduto all’inizio a una squadra cazzutissima. Il nuovo allenatore che troverà De Laurentiis dovrà mettere tra i tanti problemi professionali anche il carattere del presidente, perché degli allenatori passati alla fine ci sono sempre stati delle rotture un po’ caratteriali. De Laurentiis è comunque un esempio da seguire. Al di là delle critiche scherzose che ho fatto, ha portato il Napoli dalla Serie C allo Scudetto. È riuscito a fare qualcosa che nessun altro ha fatto: ha sembrato una squadra di campioni e ha creato una squadra vincente con la riduzione della massa salariare. È una cosa che tutte le società dovrebbero fare, compresa la mia amata Juventus che tanti dolori societari mi ha dato in questi anni".
Le piacerebbe Cristiano Giuntoli come ds alla Juve?
"Mi piacerebbe, ma si è insistito troppo a parlarne. È ovvio che De Laurentiis non l’avrebbe fatto andare via, perché avrà il suo carattere ma non è mica fesso. Giuntoli è sotto contratto, perché deve regalargli un anno e farlo andare in una squadra che potrebbe anche essere competitiva col Napoli? Non ha senso. Quest’anno la convivenza tra Giuntoli e De Laurentiis non sarà facilissima".
È molto permaloso, ho avuto il modo di frequentarlo in Lega per tre anni e mezzo ed era una persona molto eterogena. Da lì credo che si sia creata una distanza tra De Laurentiis e Spalletti, poi si è rivelata quando il presidente ha mandato la famosa PEC, come la si manda a una qualsiasi persona e non all’allenatore che ha vinto lo Scudetto. Una mancanza di riguardo, che doveva anche essere una rivalsa sul fatto che Spalletti non aveva creduto all’inizio a una squadra cazzutissima. Il nuovo allenatore che troverà De Laurentiis dovrà mettere tra i tanti problemi professionali anche il carattere del presidente, perché degli allenatori passati alla fine ci sono sempre stati delle rotture un po’ caratteriali. De Laurentiis è comunque un esempio da seguire. Al di là delle critiche scherzose che ho fatto, ha portato il Napoli dalla Serie C allo Scudetto. È riuscito a fare qualcosa che nessun altro ha fatto: ha sembrato una squadra di campioni e ha creato una squadra vincente con la riduzione della massa salariare. È una cosa che tutte le società dovrebbero fare, compresa la mia amata Juventus che tanti dolori societari mi ha dato in questi anni".
Le piacerebbe Cristiano Giuntoli come ds alla Juve?
"Mi piacerebbe, ma si è insistito troppo a parlarne. È ovvio che De Laurentiis non l’avrebbe fatto andare via, perché avrà il suo carattere ma non è mica fesso. Giuntoli è sotto contratto, perché deve regalargli un anno e farlo andare in una squadra che potrebbe anche essere competitiva col Napoli? Non ha senso. Quest’anno la convivenza tra Giuntoli e De Laurentiis non sarà facilissima".
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