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Cori, volantini, striscioni e un rigore da tirare di collo: com'è andato il ritorno di Allegri a TorinoTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:09Serie A
di Dimitri Conti

Cori, volantini, striscioni e un rigore da tirare di collo: com'è andato il ritorno di Allegri a Torino

Serata speciale, quella vissuta da Max Allegri per il ritorno allo Stadium che segnava il primo confronto da ex contro la Juventus per il tecnico livornese. Già nell’avvicinamento le sensazioni si facevano particolari, per uno scenario inedito. La Curva Sud aveva preannunciato un’accoglienza da ‘uno di noi’ e il popolo juventino ha dato seguito alla promessa, inondando di affetto Allegri già dal momento del suo arrivo a bordo del pullman del Milan, fuori dallo Stadium. Poi è arrivata la partita e per Allegri è continuata la pioggia di emozioni. Sugli spalti spunta una maglietta con scritto “Dalla Sicilia solo per te, Max”, e il paradosso è che sia di un tifoso della Juventus. Poi alla lettura delle formazioni, i fischi riservati all’intero undici rossonero si interrompono al momento della dicitura “allenatore, Massimiliano Allegri”. Diventano anzi applausi, scroscianti, e cori dedicati. Oltre che uno striscione: "Noi di te sempre fieri, grazie di tutto Max Allegri". Nel tunnel abbraccia Yildiz, saluta altri ex giocatori avuti in bianconero e anticipa il momento dell’abbraccio con Tudor. All’intervallo, poi, si è intrattenuto per qualche istante con Pinsoglio. In campo però Allegri si è scrollato di dosso la nostalgia e ha vissuto come sempre intensamente la gara. Con il curioso episodio del calcio di rigore sbagliato da Pulisic. Allegri, che era voltato per non assistere al tiro, chiede spiegazioni a Landucci che gli spiega come l’americano abbia calciato alto. “Gliel’avevo detto, di piatto!”, dice al suo vice. Una discussione che replicherà anche con lo stesso Pulisic, al momento dei primi cambi. Quando poi è lo stesso numero 11 a lasciare il campo, però, c’è spazio solo per un abbraccio affettuoso. Nel post-partita, poi, lo stesso Allegri ha raccontato le proprie sensazioni: "Quando sono arrivato allo stadio ero emozionato, sono stato contento di rivedere le persone con cui ho gioito e perso negli 8 anni. I tifosi mi hanno accolto bene, sono contento".