
Benitez: "Il Napoli ha la mentalità giusta per competere per il titolo. E il Milan..."
Direttamente dal Festival dello Sport di Trento, Rafael Benitez ha parlato ai nostri microfoni partendo dal Napoli: "Non è una sorpresa perché è una squadra forte con un allenatore forte. Hanno costruito piano piano una squadra forte e ora hanno una mentalità giusta per competere per il titolo".
Hojlund subito impattante. Se l'aspettava?
"Lui è molto bravo. Noi allenatori dipendiamo tantissimo dai calciatori. Se la società è forte, se i calciatori sono forti e l'allenatore ha esperienza alla fine puoi arrivare al punto dove loro sono adesso: dove possono competere ogni anno per il titolo".
Il centrocampo del Napoli è il più forte della Serie A?
"Può essere. Io credo che siamo all'inizio. Stanno facendo molto bene ma vediamo piano piano. Ogni partita può essere diversa ma tutti insieme hanno un centrocampo molto forte".
Chivu?
"Per capire come è un tuo ex calciatore come allenatore lo devi vedere allenare. Devi vedere come gestisce uno spogliatoio e questo non è facile perchè non si può andare dentro nello spogliatoio ma credo che farà bene".
Modric a 40 anni è ancora decisivo.
"Il calcio italiano è meno veloce di quello inglese. Anche nel calcio spagnolo si palleggia tantissimo. I ragazzi intorno a loro possono sfruttare la sua qualità e il suo cervello per capire il calcio".
Il Milan senza coppe può giocarsi lo scudetto?
"Credo di sì. Questo particolarità di non giocare le coppe aiuta. Quando ero a Napoli e a Valencia, quando si faceva turnover, non era facile perché i giocatori non sono contenti. Se tu non devi fare questi e devi concentrarti solo sul campionato credo che sia un vantaggio".
La Juventus ha qualcosa in meno per lo scudetto anche se sono passate solo sei giornate?
"La Juventus però è sempre forte. La squadra e la società sono forti. E' facile dirlo ma queste sono le squadre che possono competere fino alla fine".
In Champions, fra le italiane, l'Inter è quella che può fare più strada?
"Credo di sì. L'Inter è arrivata in finale, ad un livello in cui ha bisogno di giocatori che sanno come farlo. Se tu vai a giocare contro PSG o Real Madrid, devi avere giocatori con la mentalità giusta per affrontare queste partite senza paura".
La Nazionale italiana?
"L'ho seguita un po' perché è molto interessante. Quando ho fatto l'analisi del campionato europeo, devo dire che l'Italia era una squadra forte e giocava bene ma nel calcio si deve anche vincere. Ora sono in un punto in cui hanno fiducia e vediamo".
Questo calcio italiano quanto vale oggi?
"Il calcio italiano sarà sempre forte perché è molto competitivo. Poi si giocherà meglio o peggio dipenderà da ciascuno. Ma sarà sempre competitivo".
Non dipende dall'allenatore ma dai giocatori?
"L'allenatore ogni anno è più importante nel calcio perché deve gestire 25 ragazzi e li deve mantenere tutti contenti. Credo che l'allenatore sia importante ma senza i giocatori non può vincere".
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