Il nuovo River di Di Carlo si affida a Trezeguet: sarà ambasciatore di un progetto ambizioso
La presenza di David Trezeguet alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente del River Plate, Stefano Di Carlo, ha suscitato grande curiosità tra soci e tifosi del club argentino. L’ex attaccante franco-argentino, oggi 48enne, ha partecipato all’evento al Monumental in qualità di invitato speciale, ma dietro la sua apparizione si cela un progetto ben preciso.
Il neo presidente Di Carlo, eletto il 1º novembre con il 61,7% dei voti, ha lanciato l’iniziativa "River 2030", un piano strategico che mira a consolidare il club come il marchio sportivo più influente dell’America Latina e a generare nuove fonti di reddito oltre alla tradizionale vendita di giocatori. L’obiettivo è seguire l’esempio di realtà europee come Barcellona, Real Madrid e Liverpool, capaci di espandere la propria influenza ben oltre i confini nazionali.
In questo ambizioso progetto, Trezeguet potrebbe assumere un ruolo chiave come ambasciatore internazionale del River Plate, sfruttando la sua doppia nazionalità e il prestigio acquisito nella sua carriera europea. L’ex attaccante, protagonista della promozione del River in Primera División nel 2012, sarebbe il volto ideale per guidare lo sviluppo di accademie e programmi formativi in America Latina, Medio Oriente e Asia. Il piano dell’attuale dirigenza prevede inoltre l’apertura di uffici internazionali a Miami e Madrid, rafforzando la presenza del club su scala globale e trasformando il River in un marchio di riferimento mondiale, dentro e fuori dal campo.
		
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