Di Livio: "Juve, la parola scudetto non deve far paura. Ecco cos'ha portato Spalletti"
L'ex calciatore della Juventus, Angelo Di Livio, è intervenuto ai taccuini di Tuttosport per parlare della nuova Juve di Spalletti. Questo un estratto delle sue dichiarazioni, a partire da cos'ha portato il nuovo tecnico bianconero alla Continassa: "Convinzione. Mi sembra il termine migliore. Vedendo anche Koopmeiners in quella posizione, vedendo questo grande Vlahovic. Ma in generale la vedo in tutti, pare abbiano una motivazione differente. Credo che a Torino la parola scudetto non debba mai suscitare paura. E ho detto tutto".
Di Livio ha detto la sua anche sull'operato di mister Tudor, esonerato: "Innanzitutto, mi dispiace. Ho visto una squadra un po’ piatta. Eppure all’inizio c’erano buone cose. Poi è mancata la reazione, né ho rivisto la cattiveria di vincere o di pareggiare. Ora su Spalletti aspetterei a dare un giudizio positivo, però è indubbio l’aspetto caratteriale: c’è voglia di fare risultato. Del resto, Luciano lo conosciamo: è un martello, un perfezionista, vuole le cose fatte bene".
Infine, un commento sui singoli Koopmeiners e Vlahovic: "Koopmeiners ha fatto più in due partite che in un anno e mezzo. Mi piace perché comunque è bravo in fase difensiva, sa fare proprio il braccetto. E poi, partendo da lontano, non ha marcatura: si inserisce, fa superiorità numerica. Una bella genialata, quella di Spalletti. Vlahovic? Iniziamo da qui: che non stesse rendendo al meglio, lo sapeva anche lui. Adesso lo vedo più reattivo, più partecipe. Poi Spalletti l’ha già valorizzato a modo suo".
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