Tacconi: "Spalletti è bravo, la Juve tornerà. Il calcio è cambiato, prima era pieno di umanità"
L'ex portiere della Juventus Stefano Tacconi è stato intervistato da Repubblica
Stefano, come sta?
«Meglio, ormai siamo arrivati a due sole sedute di fisioterapia a settimana. Dell’ictus e del coma non ricordo quasi niente, ho vinto un’altra partita ai rigori o almeno spero. Prossimo obiettivo: fare a meno del bastone. Mi ha preso in giro anche Platini».
Nel senso?
«Qualche giorno fa ci siamo ritrovati alla Continassa, noi bianconeri dell’85, per una foto davanti al monumento ai caduti dell’Heysel. Quando Michel ha visto arrivare me, Cabrini e Brio, tutti col bastone perché Antonio e Sergio si sono appena fatti operare alle ginocchia, ha detto: “Ragazzi, che squadra di m..., ma come abbiamo fatto a vincere tutto con questi qua?”».
Già, come avete fatto?
«Eravamo i più forti in un calcio pieno di umanità. Ed eravamo affamati di una fame feroce. Un calciatore ventenne di allora non aveva un milione in banca e le cuffie sempre in testa. Oggi, baciano la maglia e hanno già firmato per un’altra squadra».
La Juve ritornerà?
«Sì, ma serve pazienza, lo dico ai tifosi di cui ovviamente sono il primo. La trasferta di Napoli è molto importante, però Spalletti è bravo: quando lo abbiamo incontrato insieme alla squadra, l’altro giorno, ha guardato i ragazzi e ha detto: “Se riuscirete a dare il 5 per cento di questi signori qui, io sono a posto”».
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