Prima vittoria in questa Champions League per la Juventus: pazzo 3-2 sul Bodo/Glimt
Prima vittoria in questa Champions League per la Juventus, a Bodo finisce 2-3. Il racconto della partita.
Brutta Juve nei primi 45', Bodo avanti all'intervallo - Il meteo non fa scherzi: le preoccupazioni dell'avvicinamento si dissolvono assieme alla neve sul campo di Bodo, in buonissime condizioni. Nel pungente freddo del Circolo Polare Artico, spazio a diverse novità, su tutte Miretti al debutto dal 1' in stagione e Adzic alla prima da titolare con Spalletti. Il primo a rendersi pericoloso è però Conceicao, che già all'8' chiama alla gran risposta in volo Haikin. Il portiere di casa, poco dopo, è sollecitato anche da Locatelli. Il pallone più invitante per colpire ce l'ha a metà primo tempo Adzic, su servizio di Conceicao, ma il montenegrino manda alto con la coscia. Pian piano viene fuori anche il Bodo, che spaventa la Juve con Blomberg, fermato provvidenzialmente da Kalulu al 25'. È il preludio alla doccia fredda, anzi gelida visto il clima: su un calcio d'angolo, al 27', i padroni di casa sbloccano il match grazie a Blomberg, su sponda di Hogh. La Signora non si demoralizza e reagisce, impegnando subito Haikin, con ancora Conceicao e Adzic insidiosi là davanti. Il Bodo però sfrutta lo sbilanciamento bianconero e per poco non raddoppia, con Hogh fuori di un soffio e un tocco di mano in area di Locatelli non giudicato falloso neanche dopo revisione VAR. Appena prima dell'interavallo altro pallone per colpire: lo offre Openda a Conceicao, conclusione troppo debole e centrale. Nonostante la reazione, la Juventus rientra negli spogliatoi sotto di un gol.
Tutt'un'altra Signora. Sorpasso e prima vittoria europea - Spalletti non perde tempo e già al rientro in campo opera una sostituzione, togliendo un Adzic mai davvero in partita e inserendo al suo posto Yildiz. Il numero 10 mette subito lo zampino nell'1-1, che arriva già al 48': è lui a sviluppare l'azione in cui prima Miretti va giù in area e poi, dopo un successivo tentativo del turco, Openda trova il suo primo gol da calciatore della Juventus con una conclusione di prima da rapace d'area. Al 54' i bianconeri avrebbero confezionato anche il sorpasso, con Miretti ben liberato al tiro ancora da Yildiz, ma il VAR pesca la posizione di fuorigioco di partenza di Openda e annulla. Poco male, perché il sorpasso della Juve è nell'aria e avviene prima dell'ora di gioco. Parte del merito va ancora a Yildiz: è lui ad avviare l'azione dell'1-2, liberando Miretti, che a sua volta trova McKennie con un preciso cross di mancino. L'americano svetta e di testa porta avanti i suoi. Trovato il vantaggio, la Juventus si preoccupa perlopiù di chiudere gli spazi e impedire reazioni dei padroni di casa, non disdegnando però di ripartire in transizione verticale quando ha modo. E un paio di volte, con Yildiz e Conceicao, servono i riflessi di Haikin a impedire il tris bianconero. Sembra tutto apparecchiato per un finale calmo e invece succede di tutto. All'87' il subentrato Cabal frana addosso a Auklend, dal dischetto si presenta Braunstad Fet che non sbaglia e fa 2-2. Tutto finito con un altro pareggio? No, affatto, perché a sbrogliare la situazione è ancora Yildiz, irrefrenabile in area di rigore: Haikin ne frena il primo tentativo, ma non può nulla sulla respinta di David. I due centravanti 'di riserva', insomma, hanno messo le ali alla Juventus. E consegnato la prima, agognata vittoria in Champions.
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