Blomberg vede il bicchiere mezzo pieno: "Un sogno segnare alla Juve in Champions"
Ole Didrik Blomberg, attaccante del Bodø/Glimt, ha raccontato il suo gol ai microfoni di TV 2 dopo la sconfitta in Champions League con la Juventus di Spalletti. Queste le sue dichiarazioni: "Ho segnato in Champions League, è stato davvero divertente. È un sogno d'infanzia e bisogna vederlo in modo positivo. È emozionante, è il posto in cui vuoi essere e penso che molte persone sognino di essere qui".
LE PAGELLE DEL BODO/GLIMT (di Marco Pieracci)
Haikin 6,5 - Conceicao e Locatelli lo tengono impegnato, non si fa trovare con le mani intorpidite dal freddo. Diverse parate a referto, alcune anche un po’ scenografiche ma risolutive.
Sjøvold 4,5 - Condotta di gara abbastanza prudente, le sue sortite offensive sono episodiche. L’ingresso dello scatenato Yildiz gli complica maledettamente la vita, il turco lo maltratta.
Bjørtuft 6 - Openda cerca ossessivamente la profondità, cerca di non concedergliela. Pericoloso quando sale nell’area juventina. Nega la doppietta a David, salvando sulla linea.
Aleesami 5,5 - Non sempre pulito negli interventi difensivi, fisiologica le difficoltà quando viene puntato dai brevilinei della Juve: si aggrappa all’esperienza per venirne a capo ma soffre. Dal 63 Moe 5,5 - Qualche tentennamento, però regge.
Bjørkan 5 - In costante proiezione offensiva, per dare supporto alla manovra: formalmente è un terzino, nei fatti un’ala aggiunta. Meno bene in copertura, concede troppo e si fa sovrastare da McKennie.
Evjen 6 - Copre le spalle a Berg, lasciandogli il compito di dettare i tempi. Esercita una pressione costante per impedire agli avversari di ragionare. Poco appariscente, ma utile. Dal 77' Jorgensen sv
Berg 6,5 - Il vero fulcro del sistema di gioco norvegese, alterna lungo e corto: lucido nella gestione del possesso, raro vederlo sbagliare un passaggio.
Brunstad Fet 7 - Motorino sempre acceso, macina chilometri a intensità elevata: appena vede uno spazio libero ci si infila. Glaciale dal dischetto.
Maatta 5,5 - Del tridente d’attacco è quello meno incisivo, offre il suo contributo sul piano dinamico ma non si affaccia quasi mai dalle parti di Perin con intenzioni bellicose. Dal 61' Auklend 6,5 - Porta vivacità, creando affanni alla retroguardia bianconera: si procura il rigore del 2-2.
Høgh 6,5 - Punto di riferimento là davanti, prende ogni volta posizione su Kelly facendo salire la squadra. Prende l’ascensore, offrendo sul piatto d’argento a Blomberg la palla del primo gol.
Blomberg 6,5 - Movimenti sincronizzati sulla fascia mancina con quelli di Bjorkan, tempismo perfetto nella chiusura delle azioni: raccoglie la spizzata di Hogh per sbloccare il risultato. Dal 76' Hauge sv
Kjetil Knutsen 6 - Ritmo, personalità, idee semplici ma funzionali all’interno di un ecosistema tattico con ruoli e interpreti ben definiti. In pratica, tutto ciò che manca alla Juventus nel primo tempo. Nella ripresa la musica cambia, alla fine a fare la differenza è la qualità dei cambi.
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