TUTTO mercato WEB
Duro sfogo di CR7: "Non sono venuto al Manchester United per giocarmi il 6° posto"
"Non voglio arrivare sesto, settimo o quinto. Sono qui per provare a vincere". Cristiano Ronaldo suona la carica in casa Manchester United e, a 36 anni suonati, mostra per l'ennesima volta la sua fame di vittorie. Il campione portoghese si è raccontato in una lunga intervista a Sky Sports UK, commentando con un duro sfogo anche le difficoltà inaspettate che ha trovato dal suo ritorno a Old Trafford: "Nuovo anno, nuova vita e spero che il Manchester United possa raggiungere il livello che i tifosi si aspettano. Se lo meritano. Obiettivi? Non voglio essere tra i primi tre in Premier League e non voglio arrivare sesto, settimo o quinto. Sono qui per provare a vincere. Possiamo cambiare le cose, conosco la strada", ha dichiarato l'ex Juve.
CR7 ha parlato anche dei numerosi avvicendamenti sulla panchina del suo United: "Non è stato facile. Prima Solskjaer, poi Carrick, ora un nuovo allenatore. È difficile quando si cambia così tanto, è sempre difficile. Da quando è arrivato Rangnick penso che in siamo migliorati sotto alcuni aspetti, ma c'è bisogno di tempo. Non è facile cambiare la mentalità dei giocatori e il loro modo di giocare, la cultura, il sistema... Penso che farà un buon lavoro".
Non è mancata infine una battuta sul triste epilogo del suo ex compagno di squadra Solskjaer: "È sempre triste e dura da accettare. Ole è stato mio compagno di squadra e allenatore, è una persona fantastica. Quando se n'è andato eravamo tutti tristi, ma fa parte del calcio. Quando le cose non vanno bene, il club deve cambiare. Mi ha deluso, ma capisco la proprietà. È stato difficile ma la vita va avanti".
CR7 ha parlato anche dei numerosi avvicendamenti sulla panchina del suo United: "Non è stato facile. Prima Solskjaer, poi Carrick, ora un nuovo allenatore. È difficile quando si cambia così tanto, è sempre difficile. Da quando è arrivato Rangnick penso che in siamo migliorati sotto alcuni aspetti, ma c'è bisogno di tempo. Non è facile cambiare la mentalità dei giocatori e il loro modo di giocare, la cultura, il sistema... Penso che farà un buon lavoro".
Non è mancata infine una battuta sul triste epilogo del suo ex compagno di squadra Solskjaer: "È sempre triste e dura da accettare. Ole è stato mio compagno di squadra e allenatore, è una persona fantastica. Quando se n'è andato eravamo tutti tristi, ma fa parte del calcio. Quando le cose non vanno bene, il club deve cambiare. Mi ha deluso, ma capisco la proprietà. È stato difficile ma la vita va avanti".
Altre notizie
Ultime dai canali
napoliCalori: "Lo Scudetto del Napoli è stata un'eccezione! Se cambi il manico cambi tutto..."
milanTMW RADIO - Braglia: "A me gli atteggiamenti di uno come Leao non piacciono"
romaVG - Problema muscolare per Lukaku, possibili esami domani
milanLIVE MN - Youth League, Porto-Milan (1-1): fine primo tempo a Nyon
perugiaTra Perugia ed Arezzo una storia lunga quasi un secolo! Che sfida domenica al Curi!
lazioMOVIOLA| Genoa - Lazio, Feliciani
salernitanaGiovanili, super derby per la Primavera. Under 16 con la Lazio
serie cPres. Picerno suona la carica: "Possiamo scrivere una pagina di storia"
Primo piano