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Ag. Miretti: "Tutte le medio-piccole lo volevano, ma per Allegri e la dirigenza non era cedibile"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 20 settembre 2023, 15:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Ag. Miretti: "Tutte le medio-piccole lo volevano, ma per Allegri e la dirigenza non era cedibile"

Francesco Branchini, agente tra gli altri di Fabio Miretti, ha parlato a TuttoJuve.com, analizzando l'inizio di stagione del centrocampista: "È partito molto bene, rispetto alle annate precedenti è più consapevole del suo ruolo all'interno della Juventus. Lavora sempre per far meglio, non si sente di certo arrivato".

Molti club si sono interessati a lui in estate, ci può fare un po' di chiarezza?
"Tutte le squadre medio-piccole, nella fattispecie quelle che si sono lette sui giornali (Bologna, Genoa, Monza e Salernitana, ndr), si sono interessate a lui. Il suo intento, fin dall'inizio, era quello di vivere una stagione da protagonista. Era ben consapevole che la Juve non potesse garantirgli il posto da titolare, così si è reso disponibile a valutare altre soluzioni interessanti. In testa ha sempre avuto la voglia di giocare tanto in questa stagione".

Chi è stato decisivo per farlo restare a Torino?
“Sono stati fondamentali il mister Allegri e la dirigenza, compreso Cristiano Giuntoli che si era appena insediato. Loro ci hanno detto espressamente che il ragazzo non era cedibile, e così è stato. È molto contento di esser rimasto e dello spazio che sta trovando in campo".


Come è il rapporto con mister Allegri?
"Il rapporto tra di loro è molto scolastico: il mister è il professore e Fabio l'alunno. C'è molta cordialità, rispetto e gli piace molto il suo modo di allenare".

Il ruolo in cui lo vediamo quest'anno, quello di mezzala, è quello giusto per lui?
“Sì, è il suo. Lo scorso anno, un po' per esigenze tattiche e di organico, veniva spesso un po' più in alto facendo l'alter ego di Di Maria, ma con compiti più difensivi dell'argentino che era libero di fare quello che voleva. E' una mezz'ala moderna, di inserimento, in possesso di un gran tiro anche se lo score al momento non ce lo dice. Ripenso ancora al gol annullato col Lecce, è stato molto sfortunato poiché le regole quest'anno, tra l'altro, sono cambiate e dunque sarebbe stato regolare. E' dotato di un'intelligenza calcistica superiore, cerca sempre di fare la cosa giusta e gioca sempre per la squadra”.

Quali sono state le vostre impressioni sul rinnovo arrivato in estate fino al 2027?
“Lo scorso anno incontrai la dirigenza della Juve prima di una loro partita e nella chiacchierata si accennò alla possibilità del rinnovo. Fabio arrivava da un paio di partite in cui non aveva giocato, loro mi dissero che volevano dimostrare quanto lo tenessero in considerazione. Quello che doveva esser rinnovato era il primo contratto da professionista firmato con Giovanni Manna. Ci siamo incontrati un po' di volte a Torino, non c'è mai stato nessun problema o fraintendimento".