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Lazio, sei diventata grande: Inzaghi ha plasmato un gruppo audace e affamato
lunedì 25 settembre 2017, 07:35Editoriale
di Alessandro Zappulla
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it

Lazio, sei diventata grande: Inzaghi ha plasmato un gruppo audace e affamato

Pubblicato ieri alle 22:06

Serviva un successo scaccia crisi, e successo è stato. Forse definirlo scaccia crisi sembra eccessivo, ma di certo questa di Verona è stata una vittoria che cancella le scorie "radioattive" dell'amara sconfitta incassata col Napoli. Inzaghi ci sperava, anche perché frenare due volte in una settimana rischiava di diventare devastante. Gli scaligeri alla vigilia erano da considerarsi avversari abbordabili, ma le assenze importanti ereditate dalla gara interna con i partenopei e i dubbi di un inedito undici titolare, oggi pesavano fortemente in termini di certezze. È stata una gara di carattere, quella interpretata da Immobile e compagni, caratterizzata  da un calcio determinato e coraggioso. Quello che si augurava di vedere un Inzaghi speranzoso nella giornata di ieri: "Vorrei una squadra sul pezzo, che rimanga attaccata alle big". La Lazio ha risposto presente. Ha messo alle corde un Verona già "piccolo" di suo, tanto da renderlo innocuo in appena trenta minuti. Un gruppo importante lo si riconosce nelle difficoltà. Oggi la rosa biancoceleste lo era davvero, ma la Lazio ha evidenziato i tratti della grande proprio in quelli che sarebbero dovuti essere i suoi punti deboli. E così il Marusic che non ti aspetti ha messo via la timidezza, segnando il terzo gol ed entrando fortemente nei primi due. Oppure ecco Patric e Luiz Felipe, all'esordio insieme, vestire gli abiti dei calciatori esperti, non facendo rimpiangere né Wallace, né de Vrij.

Inzaghi gongola per una squadra che è cresciuta. La sua Lazio ha dimostrato più volte di saper guadare i tratti impervi del proprio percorso. Questo gruppo ha evidenti margini di crescita, specialmente nell'ottica dei recuperi dall'infermeria. Anderson e Nani sono due pezzi da novanta che potrebbero far fare alla rosa un ulteriore salto di qualità. "Spero di avere presto problemi di abbondanza", spiegava il tecnico nella pancia del Bentegodi. Bisogna ancora aspettare però, almeno sin dopo la sosta. Il cammino intrapreso sembra essere a tutti gli effetti quello giusto. "Vincere aiuta a vincere", recita un antico adagio e Super Simo sa di poter contare su una squadra che sa vincere. Il campionato è lungo, certo, e le big sono agguerrite, ma il bello di questa creatura è che ancora non ha delineato i propri confini. Audacia e irriverente bramosia di sfidare i propri limiti. Questa Lazio è affamata. Questa Lazio finalmente non ha voglia di fermarsi.