La difesa della Lazio è tornata blindata: a Provedel sono bastati pochi mesi e... Sarri
La Lazio, nonostante arrivi da un'estate nella quale ha avuto gli acquisti bloccati, ha cambiato nettamente faccia rispetto alla squadra della scorsa stagione. Con il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste la squadra capace di grandi trionfi, ma anche di rumorosissimi tonfi, del 2024/2025 ha lasciato posto a una Lazio maggiormente paziente e anche da numeri di tutt'altra caratura in fase difensiva.
È cambiato per esempio il mondo attorno alla figura di Ivan Provedel. Travolto da una valanga di critiche, il numero uno biancoceleste nella scorsa stagione sembrava essersi scordato di come si tiene inviolata la porta, visto che su 29 partite di Serie A da lui giocate, aveva portato a casa appena 5 clean sheet. A rendere ancor più chiaro, il dato difensivo: con 49 gol subiti, la Lazio era la 10^ miglior retroguardia nella Serie A 2024/25, a pari col Genoa.
Da quando alla Lazio è tornato Sarri, però, la musica là dietro è cambiata ancora. Con il tempo necessario per riattivare e far digerire al gruppo i propri meccanismi, adesso la Lazio è tornata ad avere una delle difese migliori del campionato (con 9 gol subiti in 12 partite è al 4° posto ex aequo). E soprattutto, riesce finalmente a tenere spesso chiusa la porta: Provedel, che in questo campionato ha giocato sempre, è già a due clean sheet in più in queste prime 12 partite rispetto a tutti quelli fatti lo scorso anno (7 contro 5). Un passo che, se confermato, potrebbe anche permettergli di battere il suo record personale di 21 su 38 risalente alla stagione 2022/2023. Chi era l'allenatore? Maurizio Sarri, naturalmente.
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