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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 20 dicembreTUTTO mercato WEB
Oggi alle 01:00Serie A
di Alessandra Stefanelli

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 20 dicembre

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti
All-in di Massara: chi sono i due grandi obiettivi della Roma per l'attacco. Bologna sempre più tabù per l’Inter: a Riad decide Ravaglia, ma pesa l’infortunio di Bernardeschi. Perché la Roma cerca anche un centrale e un esterno sinistro oltre a due attaccanti. Fiorentina a caccia di un nuovo dirigente, contatti avviati con Paratici. La situazione La Roma sarà una delle grandi protagoniste del calciomercato di gennaio. Più delle altre squadre lì in vetta, il club giallorosso è chiamato a migliorarsi per restare competitivo anche per la lotta per il titolo. Deve ultimare un lavoro estivo rimasto incompleto con almeno due titolari in attacco. Ieri Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida contro la Juventus ha evitato ogni riferimento al calciomercato: "Non parlo di mercato". Ma la scorsa settimana il tecnico di Grugliasco aveva lanciato un primo avvertimento: "Il mercato di gennaio sarà importante per noi: non possiamo stare fermi, serve migliorarsi altrimenti perdiamo occasioni. Del mercato ho parlato già, poi magari lo rifarò a gennaio". Messaggio pubblico per destinatario privato. Per quel Frederic Massara che oggi per rinforzare l'attacco sta lavorando quasi esclusivamente su due nomi. Da settimane vanno avanti i contatti col Manchester United per Joshua Zirkzee, ex attaccante del Bologna che nell'estate 2024 è volato in Premier League per 42.5 milioni di euro. L'olandese come tanti con la casacca dei red devils s'è un po' perso, ma oggi la sua valutazione non è poi scesa di tanto e comunque lo United non ha ancora dato il via libera alla cessione. C'è poi da fare i conti con la formula visto che la Roma non può definire quest'affare a titolo definitivo, ma solo in prestito con diritto/obbligo di riscatto. Massara però continua a lavorarci e nel frattempo porta avanti i contatti per Giacomo Raspadori. Non due piste alternative, perché per Gasperini quest'ultimo è l'ala sinistra non arrivata ad agosto. L'attaccante della Nazionale a Madrid sta trovando meno spazio che a Napoli, vuole rientrare in Serie A anche perché il rischio continuando così è quello di perdere la maglia azzurra. Anche qui però ci sono incastri e conti non semplici da mettere a punto, c'è da convincere l'Atletico a dar via un giocatore acquistato solo pochi mesi fa. Però la Roma ci prova: ZIrkzee e Raspadori, Massara ha fatto all-in su questi due nomi. Il Bologna colpisce ancora. A Riad, nella semifinale di Supercoppa Italiana, i rossoblù superano l’Inter ai calci di rigore dopo l’1-1 maturato nei tempi regolamentari — vantaggio nerazzurro firmato Thuram, pareggio su rigore di Orsolini — confermando un dato che ormai non è più una coincidenza: il Bologna è diventato la vera bestia nera dell’Inter. La sfida saudita è stata intensa, combattuta, equilibrata, e si è trascinata fino alla lotteria dei rigori, dove a prendersi la scena è stato ancora una volta Federico Ravaglia. Il portiere rossoblù, protagonista silenzioso ma decisivo, ha regalato al Bologna l’ennesima notte da ricordare contro i nerazzurri, proseguendo una tradizione che negli ultimi anni ha spesso assunto i contorni dell’incubo per la Beneamata. Ma la festa è stata parzialmente rovinata dall’infortunio apparentemente non leggero di Federico Bernardeschi. L’esterno offensivo ha riportato un trauma alla clavicola sinistra in seguito a un duro contrasto: un ko pesante per Vincenzo Italiano, che perde un uomo chiave proprio nel suo momento più alto della stagione. Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni, ma il rischio di uno stop lungo è concreto. Eppure, guardando indietro, questa vittoria sembra inserirsi in una vera e propria saga rossoblù contro l’Inter. Tutto comincia il 27 aprile 2022, quando al Dall’Ara va in scena l’harakiri scudetto nerazzurro: l’errore clamoroso di Radu spalanca la porta al gol di Sansone e consegna il primato al Milan, che di lì a poco vincerà lo scudetto. Poi il 20 dicembre 2023, a San Siro, un’altra ferita: ottavi di Coppa Italia, l’Inter viene eliminata in rimonta dal Bologna di Motta, con Dan Ndoye decisivo e ancora Ravaglia protagonista, capace di ipnotizzare Lautaro Martínez dal dischetto. Il filo si riannoda oggi, esattamente due anni dopo, con l’eliminazione dalla Supercoppa Italiana ai rigori, sempre contro il Bologna e sempre con Ravaglia sugli scudi. E nel mezzo, impossibile dimenticare la Pasqua del 20 aprile 2025: rovesciata di Orsolini al 94’, Dall’Ara in visibilio e scudetto praticamente consegnato al Napoli. Storie diverse, competizioni diverse, ma lo stesso epilogo. Ogni volta che l’Inter incrocia il Bologna nei momenti decisivi, qualcosa va storto. A Riad i rossoblù festeggiano l’ennesima impresa, consapevoli di aver scritto un altro capitolo di una rivalità recente che, per i nerazzurri, sta diventando sempre più indigesta. Ora appuntamento con la storia fissato a lunedì quando, alle 20 italiane, si disputerà la finalissima con il Napoli campione d’Italia. Sperando in un remake della sfida di campionato di inizio novembre ed in un epilogo molto simile allo scorso 14 maggio. All-inn su due attaccanti. Come vi abbiamo riportato questa mattina, il direttore sportivo della Roma Frederic Massara in questi giorni sta lavorando per portare a Trigoria il prima possibile non uno, ma due attaccanti. Gli obiettivi sono Joshua Zirkzee e Giacomo Raspadori. L'attaccante olandese classe 2001 che fin qui ha realizzato un solo gol e ha nove presenze in Premier League è il centravanti concordato con Gian Piero Gasperini per spodestare Ferguson e Dovbyk, l'ex Napoli è l'ala sinistra non arrivata a fine agosto. Quel Jadon Sancho che dopo un lungo tira e molla alla fine ha sì lasciato il Manchester United, ma per andare in prestito all'Aston Villa. La Roma però in questa finestra di calciomercato cercherà di implementare la rosa anche con altri due tasselli. Il primo è un centrale di difesa, reparto ancor più corto dopo la partenza di Ndicka per giocarsi la Coppa d'Africa con la Costa d'Avorio. Stasera allo Stadium scelte praticamente obbligate: partiranno dal primo minuto Celik, Mancini ed Hermoso, in panchina giocatori ritenuti ancora troppo acerbi come Ziolkowski e Ghilardi. Massara lavora per consegnare nelle mani dell'allenatore un'alternativa in più, l'ultimo nome emerso è quello di Disasi del Chelsea. L'altro tassello che manca è quello dell'esterno sinistro. Tra poco ore contro la Juventus in quella zona di campo ci sarà Devyne Rensch, professione laterale destro. Il titolare Angeliño che non gioca dai primi di ottobre per una bronchite asmatica sta tornando solo in questi giorni, mentre Kostas Tsimikas arrivato sul finire di agosto dal Liverpool è stato prontamente bocciato e in queste ore si parla di una possibile risoluzione anticipata del prestito. La Fiorentina continua nella ricerca di soluzioni per provare a uscire dal momento nerissimo in cui si è infilata e dal quale non riesce davvero a tirarsene fuori. E se la prossima partita, quella di domani alle ore 18:00 del Franchi contro l'Udinese, potrà essere decisiva per le sorti del tecnico Paolo Vanoli, il club viola non si ferma nella ricerca della nuova figura dirigenziale da inserire in organigramma. L'ultima, grande novità di queste ore porta alla figura di Fabio Paratici. Di recente reinserito dal Tottenham nei propri quadri dirigenziali, l'ex Juventus e Sampdoria ha continuato a collaborare con gli Spurs anche negli anni in cui era inibito dal ruolo, e oggi sembra l'idea più calda di casa Fiorentina. Secondo quanto appreso da TMW, infatti, nelle scorse ore si sono registrati dei contatti tra il club toscano e Paratici, con la proposta di rientrare a lavorare in Serie A assumendo un ruolo che sarebbe di fatto quello di responsabile dell'area tecnica. Quello di Paratici in ogni caso non è l'unico nome di dirigente in orbita per un possibile ingresso nella Fiorentina. Nei giorni scorsi è circolato molto per esempio il nome di Cristiano Giuntoli, un'altra idea conduce anche a Davide Vagnati, esonerato da poco dal Torino. Niente Milan per Thiago Silva: firma col Porto, accordo fino a giugno con opzione. Real Sociedad, svolta americana: Matarazzo nuovo allenatore per allontanare la crisi Il calcio europeo riabbraccia uno dei suoi difensori più iconici. Il leggendario Thiago Silva si unirà al Porto di Farioli con effetto immediato, approdando alla corte dei "Dragões" da svincolato. Il difensore brasiliano fa così ritorno nel Vecchio Continente, proprio come pianificato dopo la recente parentesi in patria. Questo il comunicato del club: "Il Futebol Clube do Porto mette a segno un colpo di immenso spessore internazionale: Thiago Silva è ufficialmente un nuovo difensore dei "Dragões". Per il centrale brasiliano si tratta di un suggestivo ritorno nella città dell'Invicta, vent'anni dopo la stagione 2004/05 in cui vestì la maglia del Porto B. Si chiude così un cerchio perfetto: il fuoriclasse torna in una casa che già conosce per conquistare quella gloria in prima squadra che gli era sfuggita all'inizio della carriera. Un palmarès leggendario A 41 anni, Thiago Silva approda in Portogallo con una bacheca che conta 31 trofei. Tra i successi più prestigiosi spiccano la Champions League (vinta proprio al do Dragão con il Chelsea), il Mondiale per Club e titoli nazionali conquistati con Milan, PSG e Chelsea. Icona della nazionale brasiliana, di cui è stato storico capitano con 113 presenze, Silva vanta anche tre inserimenti nel FIFA Team of the Year e il titolo di miglior giocatore del Mondiale per Club 2021. Inossidabile e determinante Nonostante l'età, i numeri testimoniano un'integrità fisica straordinaria. Reduce da una stagione di alto livello al Fluminense con 46 presenze, il difensore mantiene una costanza impressionante: dal 2006 non scende mai sotto le 34 partite stagionali, avendo toccato il picco di 58 gare nel 2024 nella staffetta tra Chelsea e Brasile. I dettagli del contratto. L'operazione è stata definita sulla base di un trasferimento a parametro zero, senza alcun costo di intermediazione. Thiago Silva ha firmato un accordo valido fino al termine della stagione attuale, con un'opzione per un ulteriore anno. La sua esperienza sarà il pilastro su cui il Porto intende costruire le proprie ambizioni nazionali ed europee". La Real Sociedad ha deciso di cambiare rotta affidandosi a Pellegrino Matarazzo. Il club basco ha ufficializzato sabato l’ingaggio dell’allenatore statunitense, chiamato a risollevare una squadra scivolata pericolosamente vicino alla zona retrocessione della Liga. Nato nel New Jersey, Matarazzo, 48 anni, arriva in Spagna dopo l’ultima esperienza in Bundesliga alla guida dell’Hoffenheim, dove ha allenato dal febbraio 2023 fino al novembre 2024. In precedenza era stato protagonista anche allo Stoccarda tra il 2019 e il 2022, costruendosi una solida reputazione nel calcio tedesco. Il tecnico ha firmato un contratto valido fino a giugno 2027 e prende il posto lasciato libero da Sergio Francisco, esonerato lo scorso fine settimana dopo la terza sconfitta consecutiva in campionato. L’annuncio è arrivato poche ore dopo il pareggio per 1-1 sul campo del Levante, fanalino di coda della Liga, un risultato che ha lasciato la Real Sociedad a soli due punti dalla zona retrocessione. Matarazzo eredita una situazione complessa. La Sociedad, abituata negli ultimi anni a lottare per le posizioni europee, ha iniziato a mostrare segnali di cedimento già nella passata stagione, coincisa con la fine del lungo ciclo di Imanol Alguacil. A complicare ulteriormente il percorso sono state le difficoltà nel sostituire due pilastri del centrocampo come Mikel Merino e Martin Zubimendi, ceduti all’Arsenal. Ora toccherà a Matarazzo ridare identità, solidità e fiducia a un ambiente che non è abituato a guardarsi alle spalle. La missione è chiara: allontanare la Real Sociedad dalla zona calda e riportarla su livelli più consoni alla sua storia recente.