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Falcone: "Nazionale? Di più non posso fare. Ci sono dei mostri, siamo super coperti"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 11:45Serie A
di Alessio Del Lungo

Falcone: "Nazionale? Di più non posso fare. Ci sono dei mostri, siamo super coperti"

Per fare il punto della situazione in casa Lecce, Wladimiro Falcone, portiere e capitano della squadra, è intervenuto in conferenza stampa e ha parlato così del pari contro il Sassuolo: "Sono più 2 punti persi che uno guadagnato, meritavamo più noi. Non è stata una grande partita, ci sono state poche occasioni, ma se qualcuno doveva vincere quelli eravamo noi. Gli altri anni però magari l'avremmo persa con l'unico tiro in porta loro. Dobbiamo vedere il bello della gara, quindi non aver preso gol, non aver perso e aver concesso pochissimo. Davanti forse potevamo fare qualcosina in più, ma lavoreremo con il mister e miglioreremo". Si è dato una spiegazione del perché avete difficoltà a segnare? "No, ce ne sono poche. Lavoriamo tanto in fase offensiva, ma c'è anche da dire che il Sassuolo ha Berardi, Lauriente e Pinamonti, che non sono gli ultimi arrivati e non hanno fatto un tiro in porta, vuol dire che non è facile fare gol in Serie A. Dobbiamo migliorare, ma non la vedo come una cosa da migliorare al 100%. Ci manca qualche giocata in più, ma sono sicuro che arriverà". Lei sta entrando nella storia del club, nessuno ha totalizzato 25 clean sheet. "Significa tanto, da giocatore mi piace battere i record. Quando sono arrivato qui non pensavo di fare così tanta strada e rimanere nella storia del Lecce. Sono onorato di esserci, quasi ogni settimana guardo su Instagram i record perché qualcuno mi tagga. Mi onora aver superato tanti portieri, spero di non fermarmi qui e continuare a scrivere la storia, soprattutto con la quarta salvezza di fila. Spero che qualcun altro in futuro batta il mio record". Quante differenze ci sono rispetto agli altri anni? "Il primo anno eravamo un po' più italiani, si parlava di più italiano ed eravamo un po' più uniti. Poi sono arrivati tanti stranieri, si è dovuto cambiare il modo di parlare, anche perché lo spogliatoio è sacro e bisogna farlo. Anche io ho dovuto imparare l'inglese. Quest'anno siamo partiti male, poi tra senatori ci siamo parlati, abbiamo detto che non potevamo continuare così e dovevamo cambiare qualcosa. Dalla gara contro il Bologna qualcosa è scattato, sono contento dello spogliatoio e del gruppo, la gente ha capito che cosa vuol dire stare a Lecce. Spero si possa fare meglio dell'anno scorso". Qual è la sua opinione sulla costruzione dal basso? "Scherzo sempre con Fruchtl, che è stato con Neuer. Io lo maledico, perché giocando con i piedi ha cambiato il ruolo del portiere (ride, ndr). Serve nel calcio di oggi, tutti vogliono partire dal basso, anche Di Francesco. Poi è naturale che ci sono le caratteristiche, per esempio Donnarumma è stato cacciato dal PSG per quello e per me è surreale perché se non è il più forte è uno dei più forti al mondo. Il calcio è cambiato, anche noi dobbiamo evolverci. Il mister ci chiede qualcosina, qualcosa lo proviamo, ma non possiamo sbagliare perché se prendiamo gol si perdono le partite, dunque ci chiede di farlo solo quando si è sicuri e per me è una buona cosa". Cosa deve fare in più Falcone per essere convocato in Nazionale? "Sono realista e lo dico senza falsa modestia, il problema dell'Italia non è il portiere. Siamo super coperti, ci sono Donnarumma, Vicario, Carnesecchi, Di Gregorio, Caprile, che sta facendo benissimo… Se arrivasse sarei contentissimo, ma so che di più non posso fare, perché anche se lo facessi sarei bloccato da questi mostri che ci sono, più giovani di me, forti e fortissimi. La mia esperienza lì l'ho fatta, mi ha chiamato Mancini e va bene così. So che nella mia era ci sono questi portieri, quindi una convocazione è tantissimo". Che differenze ci sono tra Tiago Gabriel e Baschirotto? "Baschi era un leader, un fratello per me, quindi mi è dispiaciuto tantissimo che sia andato via, dobbiamo andare avanti. Baschi era più uno di carisma, di foga, andava sull'uomo e cercava di ostacolarlo anche con la forza. Tiago è un po' più pulito, non si fa sentire, sembra quasi che non c'è, poi vedi una sua gamba spuntare fuori...". Quanto può togliere spazio a Siebert? "È un ragazzo, ma viene dalla B tedesca. Ha fatto bene, ma la Serie A è differente, ci vuole del tempo per adattarsi. Sta facendo un po' più di fatica, ma si applica tantissimo, segue l'allenatore, sta cercando di migliorare, sono sicuro che ci darà una grossa mano. Tiago e Gaspar stanno facendo benissimo, è un po' bloccato, ma riuscirà a ritagliarsi spazio perché è forte". Che partita si aspetta contro l'Udinese? "Anche loro non vengono da grandissimi risultati, cercheranno di partire forte e metterci subito nella nostra area difensiva. Cercheremo di metterli in difficoltà in tutti i modi. Vale tanto per noi, mi aspetto una bella gara, speriamo che riusciremo a buttarla dentro e a non subire gol". Qual è la parata più bella che ha fatto e il gol dove avrebbe potuto far meglio? "La parata più bella e più difficile è quella su Deiola su corner. Potevo invece fare di più contro l'Atalanta, mi viene in mente la rete di Zalewski, potevo essere più reattivo".