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Corvino: "Conte straordinario, a Lecce soffriranno tutti. Salvezza? Me la gioco con il morto"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 17:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Corvino: "Conte straordinario, a Lecce soffriranno tutti. Salvezza? Me la gioco con il morto"

Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, è intervenuto ai microfoni di Stile TV, parlando così del ko per 1-0 contro il Napoli: "Sono molto amareggiato per la gara di ieri. Giocare contro i campioni d’Italia, concedere poco, riuscire a fare una prestazione importante e non raccogliere niente porta amarezza. Però, la crescita di un club avviene anche attraverso questi momenti". Si spieghi meglio. "Quando giochi con i campioni d’Italia e tieni testa al Napoli facendo una prestazione e senza raccogliere nulla ti lascia amarezza e sono qui ad esternare il mio stato d'animo. Poi è chiaro che come club dobbiamo crescere: abbiamo un obiettivo, dobbiamo saper soffrire. Noi siamo una delle squadre più giovani del campionato e quando hai i giovani, questi possono fare errori, sbagliare un calcio di rigore è umano, anche i campioni sbagliano e anche questo è stato un momento di crescita per il ragazzo e per il club". Che segnale ha mandato Camarda? "Ha chiesto di battere il rigore, si è preso una grande responsabilità e quando un giocatore chiede di farlo dimostra grande personalità. Camarda rientra nei rigoristi e il mister ha accolto il suo invito. Può succedere di sbagliare un rigore e pregiudicare il risultato, ma fa parte della crescita. Oltre ad avere tanti giocatori nati dopo il 2000, mi piace menzionare un dicembre 2004, Tiago, il difensore centrale che sono certo diventerà un pezzo pregiato del calcio internazionale". Che pensa del Napoli? "È in linea con tutti i suoi obiettivi e lotterà fino alla fine. Le difficoltà saranno maggiori rispetto alla scorsa stagione perché nonostante la rosa allargata, quest’anno c’è la Champions che toglie energia e risorse. Ma, Milan a parte, anche le altre contendenti saranno impegnate in Europa. Conosco Conte da quando era giovanissimo, conosco il suo operato da calciatore e da allenatore. Da calciatore lo volevo tesserare, doveva essere il suo primo tesseramento e anche dopo aver smesso di giocare aveva firmato con il Lecce l’ultimo contratto da calciatore. Poi, una serie di situazioni hanno fatto sì che tutto ciò non si avverasse, ma da allenatore è bravo ad esaltare tutte le squadre che allena migliorando il gruppo ed i singoli. Conte è straordinario nel suo lavoro. A Lecce soffriranno tutti per vincere, non solo il Napoli perché siamo una squadra che attraverso le mura amiche mette in campo le proprie armi mettendo in difficoltà chiunque. Il Napoli ha vinto di misura dimostrando di essere una buona squadra". La lotta salvezza è più agguerrita? "Quando entri nell’arena guardi sempre chi sono gli avversari, ma devo dire che ogni anno diventa sempre più complicato trovare le squadre che devono lottare per salvarsi perché i fondi la fanno da padrona nel nostro campionato. Verona, Pisa, Como, il Venezia lo scorso anno, ma anche il Genoa, sono tutte figlie di fondi, poi ci sono le proprietà straricche come Sassuolo e Cremonese. Oggi credo che me la giocherò con il morto! Non trovo squadre che praticano lo stesso metodo di lavoro che facciamo noi: arrivare alla fine dell'anno senza debiti e farlo trovando risorse tecniche e strutturali, creando un centro sportivo. Quest’anno non ho trovato squadre che possano giocarsela con noi per la salvezza, ci sforziamo a dare il massimo in campo e fuori e provare a fare un altro miracolo. Siamo in linea con il nostro obiettivo, ma so che quest’anno sarà difficile perché i fondi e le proprietà straricche hanno fatto più di noi. Il Lecce ed il Napoli rappresentano il sud e speriamo di esserci anche il prossimo anno".