TUTTO mercato WEB
Lecce, 7 anni fa l'ultima gioia casalinga in A. Niente vendetta per Liverani
Sette anni fa il Lecce trovava l'ultima vittoria in casa in Serie A. Era il 7 aprile 2012, al "Via del Mare" arrivava la Roma allenata dalla scommessa Luis Enrique. Muriel e Di Michele con due doppiette regalarono al pubblico salentino la speranza di una salvezza poi tramontata nelle settimane a venire.
Da allora è successo di tutto: da lì a qualche mese la retrocessione a tavolino in Lega Pro e un calvario lunghissimo in terza divisione, prima di trovare in Fabio Liverani il condottiero per il ritorno nella massima divisione. Quel Liverani che quando il Lecce segnava 4 reti alla Roma era al primo anno di panchina, guidando gli Allievi Regionali B del Genoa.
Erano i primi passi per il tecnico, che nel 2013 sarebbe chiamato a sorpresa da Enrico Preziosi per guidare la prima squadra. Un derby vinto e tanti bocconi amari che lo hanno portato al prematuro esonero. Per questo vincere contro i Grifoni avrebbe avuto un sapore speciale.
Successo casalingo ancora una volta rimandato con una statistica che dice 4 pareggi e 3 sconfitte. "La prima vittoria in casa non deve diventare un problema" ha dichiarato prima della partita il direttore sportivo Mauro Meluso. Il rischio è che col passare del tempo la statistica possa portare davvero a un'ansia da prestazione al "Via del Mare". Oggi contro il Genoa la squadra ha rischiato prima di perdere, poi di soccombere, infine si è tirata fuori da una brutta situazione grazie ai cambi azzeccati del tecnico e al sinistro fatato di Pippo Falco. Ma resta un rimpianto grosso: con l'inerzia a favore e un avversario in nove a un quarto d'ora dalla fine non è riuscito a matare una concorrente per la lotta salvezza.
Da allora è successo di tutto: da lì a qualche mese la retrocessione a tavolino in Lega Pro e un calvario lunghissimo in terza divisione, prima di trovare in Fabio Liverani il condottiero per il ritorno nella massima divisione. Quel Liverani che quando il Lecce segnava 4 reti alla Roma era al primo anno di panchina, guidando gli Allievi Regionali B del Genoa.
Erano i primi passi per il tecnico, che nel 2013 sarebbe chiamato a sorpresa da Enrico Preziosi per guidare la prima squadra. Un derby vinto e tanti bocconi amari che lo hanno portato al prematuro esonero. Per questo vincere contro i Grifoni avrebbe avuto un sapore speciale.
Successo casalingo ancora una volta rimandato con una statistica che dice 4 pareggi e 3 sconfitte. "La prima vittoria in casa non deve diventare un problema" ha dichiarato prima della partita il direttore sportivo Mauro Meluso. Il rischio è che col passare del tempo la statistica possa portare davvero a un'ansia da prestazione al "Via del Mare". Oggi contro il Genoa la squadra ha rischiato prima di perdere, poi di soccombere, infine si è tirata fuori da una brutta situazione grazie ai cambi azzeccati del tecnico e al sinistro fatato di Pippo Falco. Ma resta un rimpianto grosso: con l'inerzia a favore e un avversario in nove a un quarto d'ora dalla fine non è riuscito a matare una concorrente per la lotta salvezza.
Altre notizie
Ultime dai canali
torinoLa Gazzetta dello Sport: "Ricci alla Scala, sfida a Calhanoglu"
cagliariL'Unione Sarda - L'imbarazzo della scelta a centrocampo. Salgono le quotazioni di Prati. Petagna carico
napoliOsimhen al PSG? L'ex intermediario: "Tutte suggestioni! I francesi cercano altro..."
fantacalcioFantacalcio - 34^ giornata: 11 consigliati in modalità "mantra"
milanMercato Milan, Tuttosport: "De Ketelaere e Saelemaekers per arrivare a Zirkzee"
napoliLa bomba di Monti: “Mi dicono che Conte è da mesi il nuovo allenatore, sta già cercando casa”
juventusGazzetta - Thiago Motta piace a mezza Europa
interThuram attira le big d'Europa. Dalla clausola alle intenzioni dell'Inter, ecco la situazione
Primo piano