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Todibo è una pista utile per il Milan futuro. Il primo merito di Pioli: indovinare, attraverso gli allenamenti, il comportamento dei suoi. Ibra e Raiola fanno i preziosi: perché stupirsi?TUTTO mercato WEB
giovedì 12 dicembre 2019, 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Todibo è una pista utile per il Milan futuro. Il primo merito di Pioli: indovinare, attraverso gli allenamenti, il comportamento dei suoi. Ibra e Raiola fanno i preziosi: perché stupirsi?

Da qualche giorno, giornali e siti hanno acceso i riflettori su Jean Clair Todibo, 21 anni a fine anno, nato a Cayenne, Guinea francese, difensore di grande avvenire, già reclutato dall’under 21 francese e visto in campo per 90’ minuti nella sfida di Champions contro l’Inter a San Siro. Gli è capitato un cliente complicatissimo, Lautaro, e gli ha concesso fin troppo, tanto che l’argentino, oltre ai gol annullati, e alla sponda per Lukaku dell’1 a 1, ha avuto altre golose opportunità di riprendere al volo la qualificazione, mancandole. Di sicuro si tratta di un profilo promettente, di quelli insomma che piacciono all’azionista e che il Barça vorrebbe concedere solo in prestito e con diritto alla famosa “recompra”. Detto oggi, in tempi non sospetti, c’è da dire che con una buona scuola calcistica, il giovanotto può assicurare al plotone dei difensori milanisti attuali un ricambio di qualità. Vedremo come finirà il primo sondaggio firmato da Paolo Maldini che si è mosso su un suggerimento proveniente dalla sezione degli osservatori.

Il comportamento di Ibra, e di conseguenza, di Mino Raiola che ha infastidito Boban e Maldini, non deve assolutamente stupire. Da una vita i due si comportano così, come Wanda Osiris nella discesa della scalinata. Inoltre c’è da aggiungere che con l’agente residente a Monaco, ci sono da discutere altri rinnovi contrattuali molto delicati, tipo Donnarumma, poi Bonaventura e quindi anche Romagnoli: perciò è il caso comunque di intrattenere buoni rapporti diplomatici. Conoscendo le dinamiche famigliari di casa Ibra, è evidente che tra Napoli e Milano, la signora Helena sceglierà sicuramente Milano, dove tra l’altro, si è sempre trovata alla grande, lei e i loro pargoli. Il punto è limare quella proposta economica legata per il rinnovo al risultato del prossimo semestre.

Cos’è successo nelle ultime settimane a Milanello? Una parziale risposta è la seguente: è successo che Stefano Pioli ha colto perfettamente i progressi che stavano arrivando dagli allenamenti. E, infatti, nelle due rispettive vigilie, prima dei viaggi a Parma e Bologna, ha raccontato la sua soddisfazione per il clima di laboriosa collaborazione tra staff e gruppo squadra. Se un tecnico indovina, dagli allenamenti settimanali, come si comporterà la squadra vuol dire che ha centrato un obiettivo primario: la perfetta sintonia con i suoi calciatori. Uno dei punti decisivi è stato la decisione, a dispetto di qualche suggerimento esterno di puntare sul 3-5-2, di confermare il 4-3-3 che era stato prima di Montella, poi di Gattuso e quindi rappresentava ciò che il gruppo conosceva meglio. È stata una mossa molto intelligente: con ragazzi ancora inesperti, è meglio puntare sulle materie studiate in precedenza che introdurne di nuove, inedite, e complicate da sofisticati schemi come ha fatto invece Marco Giampaolo. Il secondo passaggio è stato il seguente: riporre fiducia in un paio di elementi del mercato ultimo, Theo Hernandez e Bennacer, oltre che recuperare al meglio di una condizione accettabile Bonaventura e Conti. Sono stati questi ultimi due gli “acquisti” effettuati da Pioli, segno che ha lavorato sodo ma soprattutto ha avuto fede in un elemento, Conti, che sembrava perso per la causa rossonera. Adesso il salto di qualità autentico avverrà solo se il Milan saprà confermare puntualmente nelle prossime tappe i miglioramenti appena spiegati.