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L’esempio di Ibra e Kjaer. La lezione da dare a Bonucci e Higuain per scavalcare la Roma e Gattuso. E la provocazione che Maldini respingeràTUTTO mercato WEB
martedì 7 luglio 2020, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti
per Milannews.it

L’esempio di Ibra e Kjaer. La lezione da dare a Bonucci e Higuain per scavalcare la Roma e Gattuso. E la provocazione che Maldini respingerà

E’ scontato dire che questa sarà una settimana decisiva, perché la vittoria contro la Lazio, ma soprattutto il modo con cui è arrivata, lancia il Milan verso un grande finale di campionato. Prima di tutto, al di là dei meriti di Pioli che non ci sorprendono conoscendo le sue qualità professionali e umane,bisogna fare i complimenti allo staff del tecnico che prepara i rossoneri, perché dopo il maledetto “lockdown”Romagnoli e compagni hanno sempre dimostrato di crescere alla distanza, mezzo falso di Ferrara compreso. La classifica ora sorride al Milan, al settimo posto da Europa League, con quattro punti di vantaggio sul Verona, che in realtà sono cinque perché in caso di parità alla fine il Milan sarebbe in vantaggio negli scontri diretti con la sorprendente neopromossa di Juric. E quindi senza l’ansia e la paura di essere risucchiati in zone pericolose i rossoneri possono puntare in alto. La Roma e il Napoli sono appena due punti sopra e dopo aver battuto la stessa Roma e la Lazio, questo rigenerato Milan può fare il colpaccio anche a Napoli, davanti al suo vecchio amico Gattuso, che non è stato esonerato come pensano in molti ma ha lasciato il Milan, non credendo nel progetto della società. Prima, però, c’è la Juventus stasera, senza Dybala e De Ligt, i suoi uomini migliori in attacco e in difesa. Un vantaggio, inutile negarlo, come è stato un vantaggio affrontare la Lazio senza Immobile e Caicedo. Poi, però, i vantaggi bisogna saperli sfruttare sulcampo, come è successo a Roma, e allora tanto per cambiare Pioli si affiderà ai suoi Dybala e De Ligt, cioè Ibrahimovic e Kjaer, acquisti d’emergenza del mercato invernale, quando Boban non era ancora considerato un traditore da cacciare. Ibrahimovic non ha i 90’ nelle gambe, ma il suo orgoglio e la sua presenza in campo fanno la differenza e possono spaventare Bonucci e compagni.

Già, quel Bonucci che poi si è pentito di tradire la Juventus e dopo una stagione con la fascia di capitano ha abbandonato il Milan. Per sua fortuna non ci saranno i tifosi a fischiarlo e lo stesso ragionamento vale per Higuain, che al Milan ha dato molto meno di quanto ha ricevuto. E anche se l’anno scorso Ibrahimovic non c’era sarà sicuramente lui a suonare la carica per battere anche la sua vecchia Juve. E con lui ci darà Kjaer a saldare la difesa dimostrando a chi vuole fare un Milan imbottito di giovani che l’esperienza nei ruoli chiave è determinante. Questa è la grande lezione per chi vorrà guidare il Milan del futuro, nella cabina di comando e a maggior ragione in panchina. Non osiamo pensare, infatti, dove sarebbe il Milan oggi se non fossero arrivati a gennaio Ibrahimovic e Kjaer. E per questo, visto che Ibra ha già deciso di andarsene, bisogna riscattare Kjaer. Poi sarà il momento dei saluti di Pioli e anche di Maldini, che respingerà giustamente la proposta provocatoria di Gazidis di diventare l’uomo immagine del Milan. Come togliergli la fascia di capitano per declassarlo a semplice gregario.