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Calcio, il piano della Figc per il rilancio: meno burocrazia per il rinnovamento degli stadiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 5 agosto 2021, 07:36News
di Antonello Gioia
per Milannews.it
fonte LaPresse

Calcio, il piano della Figc per il rilancio: meno burocrazia per il rinnovamento degli stadi

"Una revisione dell'inter burocratico, anche a beneficio dell'intero sistema sportivo italiano, che impedisce ai singoli club di investire in infrastrutture e di migliorare lo stato fatiscente dell'impiantistica sportiva". E' quanto propone la FIGC nel piano con cui prova a chiedere al Governo una serie di aiuti per provare a risollevare il calcio italiano dalla crisi economica legata al Covid-19. Il documento denominato 'Project Fenice - che LaPresse ha visionato - è già sul tavolo della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali ed è firmato dalla  società di revisione Pwc. Proprio il tema dell'impiantistica sportiva è uno dei più importanti per risollevare le sorti del calcio italiano e renderlo più competitivo a livello internazionale. Nel documento si ricorda che l'Italia nell'ultimo decennio ha visto la nascita di soli 3 nuovi stadi (Juventus, Udinese e Frosinone), su un totale di 153 realizzati in Europa. Il rinnovamento degli stadi potrebbe comportare investimenti fino a 4,5 miliardi di euro per i prossimi 10 anni, la creazione di 25mila nuovi posti di lavoro potenziali e un gettito fiscale di circa 3,1 miliardi nelle casse dello Stato.

Tra le misure che si propongono per favorire questi investimenti, c'è la definizione di un processo semplificato per una serie di interventi di rinnovamento sugli stadi già esistenti. Si richiede anche una assegnazione diretta della realizzazione del progetto al soggetto proponente o, in subordine, la procedura di appalto pubblico per le sole opere di urbanizzazione e gestione delle opere di interesse sociale quali appunto gli stadi. Per semplificare l'iter, viene richiesta l'introduzione di una definizione e delle specifiche tecniche circa gli immobili e le attività complementari o funzionali alla fruibilità dell'impianto sportivo e dei servizi. Infine, viene richiesta una previsione di termini certi per le interlucuzioni con gli enti preposti e per il rilascio delle autorizzazioni, con l'eventuale introduzione del silenzio assenso.