
Milan, hai la seconda miglior difesa in Europa: con Allegri la differenza è lampante
La cosa più lampante del nuovo Milan di Massimiliano Allegri è la fase difensiva e come viene interpretata dalla squadra. Fase difensiva e non difesa: c'è una differenza importante. Per amor del vero è un concetto, quello che la difesa comincia in prima pressione dagli attaccanti e prosegue per tutto lo scheletro della squadra, su cui hanno puntato anche Fonseca e Conceiçao nei mesi passati. La differenza sta tutta, oltre che in qualche interprete, nel fatto che l'allenatore attuale è riuscito ad entrare maggiormente in sintonia con i calciatori, che seguono pedissequamente quanto preparato da Max ed il suo staff.
Allegri ovviamente parla sempre di margini di miglioramento ed è giusto così, ma l'upgrade rispetto alla scorsa stagione è già tangibile: oltre ad una situazione di maggiore sicurezza che si percepisce vedendo la squadra in campo anche i numeri supportano la tesi. Dopo sei giornate di Serie A il Milan ha subito 3 gol ed è la seconda miglior difesa italiana ed europea, mentre l'anno scorso a questo punto del campionato le reti subite erano più del doppio, 7.
LE MIGLIORI DIFESE IN EUROPA
Serie A (6 partite giocate)
Roma 2
Milan 3
Juve 5
Atalanta 5
Premier League (7 partite giocate)
Arsenal 3
Tottenham 5
Crystal Palace 5
Newcastle 5
La Liga (8 partite giocate)
Villarreal 8
Betis 8
Alaves 8
Osasuna 8
Bundesliga (6 partite giocate)
Bayern Monaco 3
Borussia Dortmund 4
Stoccarda 6
Lipsia 8
Ligue 1 (7 partite giocate)
PSG 5
Marsiglia 5
Lione 5
Lens 6
La Roma è la migliore d'Europa al momento, seguono a ruota Milan, Bayern Monaco ed Arsenal. Siamo ancora all'inizio ma il trend è palese: per essere una squadra di vertice c'è bisogno di subire meno gol possibili. Allegri sta martellando in modo continuo su questo aspetto fin da luglio e i primi risultati sono positivi. In tutto questo c'è da aggiungere anche un Mike Maignan che si sta riassestando nuovamente su livelli alti dopo qualche scivolone di troppo della scorsa stagione: è al quarto posto in Serie A dopo Svilar, Audero e Carnesecchi per percentuale di parate rispetto ai tiri subiti (80%). I dati dicono che il Milan subisce poco e quando lo fa le conclusioni non sono "facili" come accadeva l'anno scorso, quando gli avversari si ritrovavano a concludere spesso in situazioni favorevoli. Inoltre, dei tre gol subiti uno è arrivato su rigore (il penalty di De Bruyne), mentre gli altri due risalgono alla prima giornata, quando è arrivata la sconfitta contro la Cremonese per 1-2.






