Bartesaghi: "Modric un esempio, Theo è ancora il mio modello. Titolare nel derby? Sarebbe un sogno"
Davide Bartesaghi è senza dubbio una delle sorprese di questa prima parte di stagione del Milan: partito alle spalle di Pervis Estupinan, nelle ultime settimane ha scalato le gerarchie di Max Allegri che ha grande stima nei suoi confronti. Il giovane prodotto del settore giovanile milanista si gioca ogni settimana il posto a sinistra con l'esterno sudamericano e lo farà anche in vista del derby di domenica sera contro l'Inter: "Ne ho giocati tanti con le giovanili. E l’anno scorso sono pure entrato nel finale della semifinale di Coppa Italia, sul 3-0 per noi. Giocare dall'inizio? E' sempre un piacere. Anzi, direi un sogno fin da quando sono piccolo. Perché sono milanista da quando ero bambino e anche mio papà Daniele è milanista. Sono a disposizione del mister e dei compagni" le parole di Bartesaghi alla Gazzetta dello Sport.
MODRIC E THEO - Nello spogliatoio del Diavolo c'è quest'anno uno come Luka Modric: "È un grande campione e non è l’unico che abbiamo in squadra. Ci parliamo, ci aiuta: bisogna sempre prendere esempio da lui, sia per la mentalità sia per il carattere che ci mette in ogni partita". Il suo modello però è un altro terzino sinistro che ora non è più al Milan, cioè Theo Hernandez che ora gioca in Arabia Saudita: "Se lo seguo anche lì? Certo, a volte riesco a guardare qualche spezzone, magari dei gol che ha segnato, oppure gli highlights delle partite o altri video. Se devo pensare al campionato italiano, invece, mi soffermo più su Spinazzola. Però sto cominciando a pensare di avere uno status solo mio, sto lavorando per questo. Per essere Bartesaghi".
IN NAZIONALE - Bartesaghi è reduce da due partite con l'Italia Under 21 in cui ha messo in mostra le qualità difensive e offensive: "Con il Montenegro abbiamo pensato un po’ più alle preventive, diciamo che cerco sempre di capire quando posso andare: se vedo la mezzala che mi copre, allora posso spingere di più. Contro il Montenegro sono scivolato spesso? Ma i tacchetti erano nuovi! Va beh, sono cose che capitano, e poi il campo con tutta quella pioggia era proprio brutto e il margine di errore molto sottile. Così loro hanno segnato, però abbiamo saputo reagire all’episodio".








