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Mandzukic carica il Milan verso lo scudetto, ma non parlategli di Sarri: tutte le sue dichiarazioni
Tanta voglia di riprendersi la Serie A. E di far sì che il Milan continui a cullare il sogno scudetto, con lui e Zlatan Ibrahimovic. Poi, rispetto per la Juventus, persino amicizia fuori dal campo: ma non parlategli di Maurizio Sarri. Un Mario Mandzukic insolitamente loquace ha raccontato le sue ambizioni, nel primo giorno da calciatore rossonero. Di seguito la sua conferenza stampa in versione integrale.
È la sfida che aspettatavi?
"Sono molto felice di essere al Milan, mi stavo preparando per questa opportunità, ho visto una bella atmosfera qui a Milanello con il gruppo e il mister, sono primi in classifica ed è importante per me essere pronto per la squadra per fare il meglio".
Come vedi il tuo ruolo al Milan?
"E' una squadra giovane, ho visto il Milan nelle ultime gare, ma sono tutti molto combattivi e hanno grande spirito di squadra. Sicuramente giocherò accanto a loro, sono un professionista e spero di dare il meglio in allenamento e in campo".
Come stai? Puoi giocare contro l'Atalanta?
"Mi stavo preparando da diversi mesi, mi sono allenato duramente, se non fossi stato pronto non avrei accettato il Milan e sarei rimasto a casa a vedere la Tv e non avrei accettato, ma sono pronto a supportare la squadra e dare il mio contributo".
Pronto a fare la differenza con Ibra?
"Io e Zlatan abbiamo tante gare nelle gambe e siamo esperti, è importante incutere timore e proteggere i compagini e poi combattere, come fanno tutti nel nostro gruppo".
Vincere lo scudetto è possibile?
"C'è ancora un lungo percorso da ree per arrivare a fine stagione, ma se guardiamo a come sono state le ultime gare del Milan, con tutti in campo che corrono, credo che sarà sempre più facile vincere le nostre gare e provare ad arrivare al titolo".
Vuoi salutare i tuoi tifosi in italiano?
"Preferisco parlare in campo, tante parole si potrebbero dire ma conta solo il campo".
Quanto è importante vincere per il Milan dopo dieci anni?
"Sarebbe un grande successo ma sappiamo tutti com'è grande la storia del Milan e i suoi innumerevoli successi, riuscire a vincere il titolo sarebbe importante ma preferisco non parlarne troppo. Parola al campo".
Che serie A hai trovato dopo il tuo ritorno?
"Non mi preoccupo degli altri club, ma del Milan e di me stesso, pronto a dare il meglio per la mia squadra".
Milan squadra più forte della serie A? Hai parlato di Pioli della posizione?
"Sono molto ambizioso, ho cercato di attuare queste ambizioni in carriera, sono contento di essere qui, il percorso è lungo ma se continueremo così riusciremo ad ottenere l'obiettivo. Pioli? Ci ho parlato, una persona positiva, lui sulla posizione mi ha chiesto dove preferisco giocare e io mi sono messo a completa disposizione".
Sullo stato di forma che percentuale sei?
"Difficile dirlo, posso dire che mi sono sempre preparato e allenato duramente, sia atleticamente che fisicamente, sono pronto per affrontare tanto calcio e altri 4 anni calcio professionistico, sono pronto. Non ho mai avuto grossi infortuni, sono in forma".
Che effetto fa ritrovare la Juve e cosa non ha funzionato con Sarri?
"Quando avremo la Juve come avversaria si è rivali in campo, fuori siamo amici. Spero che i tifosi del Milan possano rientrare presto allo stadio. Sempre avuto uno splendido rapporto con i tifosi della Juve, li rispetterò per sempre, ma accade sempre così quando si cambia squadra. Su Sarri preferisco non parlarne".
Perchè hai scelto la 9?
"Non mi preoccupano i numeri, il nove era libero e l'ho preso perchè la 17 era occupata, non mi preoccupa ciò che c'è dietro la maglia ma cosa c'è avanti".
Quali sono i tuoi obiettivi? Hai sentito Rebic? "Ho parlato con Rebic ci siamo sentiti a telefono, eravamo contento di ritrovarci insieme al Milan. Gli obiettivi? Dare il massimo e il miglior contributo".
Sei venuto al Milan anche per dimostrare ai dirigenti della Juve che hanno sbagliato a lasciarti andare via?
"No. Quando mi ha chiamato il Milan ho pensato solo a soddisfare le aspettative che hanno i rossoneri nei miei confronti".
La chiamata del Milan?
"Ero felice alla chiamata di Maldini, mi stavo preparando per questa opportunità. Qui c'è una bella atmosfera, ho visto il Milan in tv e ho notato convinzione e motivazione da parte di tutto il gruppo".
Soddisfatto solo con lo scudetto o anche con la Champions?
"Chi mi conosce sa bene le mie ambizioni, non amo parlare, preferisco giocare e agire sul campo più che parlare".
È la sfida che aspettatavi?
"Sono molto felice di essere al Milan, mi stavo preparando per questa opportunità, ho visto una bella atmosfera qui a Milanello con il gruppo e il mister, sono primi in classifica ed è importante per me essere pronto per la squadra per fare il meglio".
Come vedi il tuo ruolo al Milan?
"E' una squadra giovane, ho visto il Milan nelle ultime gare, ma sono tutti molto combattivi e hanno grande spirito di squadra. Sicuramente giocherò accanto a loro, sono un professionista e spero di dare il meglio in allenamento e in campo".
Come stai? Puoi giocare contro l'Atalanta?
"Mi stavo preparando da diversi mesi, mi sono allenato duramente, se non fossi stato pronto non avrei accettato il Milan e sarei rimasto a casa a vedere la Tv e non avrei accettato, ma sono pronto a supportare la squadra e dare il mio contributo".
Pronto a fare la differenza con Ibra?
"Io e Zlatan abbiamo tante gare nelle gambe e siamo esperti, è importante incutere timore e proteggere i compagini e poi combattere, come fanno tutti nel nostro gruppo".
Vincere lo scudetto è possibile?
"C'è ancora un lungo percorso da ree per arrivare a fine stagione, ma se guardiamo a come sono state le ultime gare del Milan, con tutti in campo che corrono, credo che sarà sempre più facile vincere le nostre gare e provare ad arrivare al titolo".
Vuoi salutare i tuoi tifosi in italiano?
"Preferisco parlare in campo, tante parole si potrebbero dire ma conta solo il campo".
Quanto è importante vincere per il Milan dopo dieci anni?
"Sarebbe un grande successo ma sappiamo tutti com'è grande la storia del Milan e i suoi innumerevoli successi, riuscire a vincere il titolo sarebbe importante ma preferisco non parlarne troppo. Parola al campo".
Che serie A hai trovato dopo il tuo ritorno?
"Non mi preoccupo degli altri club, ma del Milan e di me stesso, pronto a dare il meglio per la mia squadra".
Milan squadra più forte della serie A? Hai parlato di Pioli della posizione?
"Sono molto ambizioso, ho cercato di attuare queste ambizioni in carriera, sono contento di essere qui, il percorso è lungo ma se continueremo così riusciremo ad ottenere l'obiettivo. Pioli? Ci ho parlato, una persona positiva, lui sulla posizione mi ha chiesto dove preferisco giocare e io mi sono messo a completa disposizione".
Sullo stato di forma che percentuale sei?
"Difficile dirlo, posso dire che mi sono sempre preparato e allenato duramente, sia atleticamente che fisicamente, sono pronto per affrontare tanto calcio e altri 4 anni calcio professionistico, sono pronto. Non ho mai avuto grossi infortuni, sono in forma".
Che effetto fa ritrovare la Juve e cosa non ha funzionato con Sarri?
"Quando avremo la Juve come avversaria si è rivali in campo, fuori siamo amici. Spero che i tifosi del Milan possano rientrare presto allo stadio. Sempre avuto uno splendido rapporto con i tifosi della Juve, li rispetterò per sempre, ma accade sempre così quando si cambia squadra. Su Sarri preferisco non parlarne".
Perchè hai scelto la 9?
"Non mi preoccupano i numeri, il nove era libero e l'ho preso perchè la 17 era occupata, non mi preoccupa ciò che c'è dietro la maglia ma cosa c'è avanti".
Quali sono i tuoi obiettivi? Hai sentito Rebic? "Ho parlato con Rebic ci siamo sentiti a telefono, eravamo contento di ritrovarci insieme al Milan. Gli obiettivi? Dare il massimo e il miglior contributo".
Sei venuto al Milan anche per dimostrare ai dirigenti della Juve che hanno sbagliato a lasciarti andare via?
"No. Quando mi ha chiamato il Milan ho pensato solo a soddisfare le aspettative che hanno i rossoneri nei miei confronti".
La chiamata del Milan?
"Ero felice alla chiamata di Maldini, mi stavo preparando per questa opportunità. Qui c'è una bella atmosfera, ho visto il Milan in tv e ho notato convinzione e motivazione da parte di tutto il gruppo".
Soddisfatto solo con lo scudetto o anche con la Champions?
"Chi mi conosce sa bene le mie ambizioni, non amo parlare, preferisco giocare e agire sul campo più che parlare".
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