
6 agosto 1995, è nata una stella? No, Rambert segna l'unico gol con l'inter
Il 6 agosto del 1995, trent'anni fa, Sebastian Rambert va in gol per l'Inter. In un'amichevole contro la Salernitana e sembra nata una stella. Invece no, perché sarà l'unica volta a esultare con la maglia nerazzurra. Tanta è la stima di Ottavio Bianchi, Luis Suarez e Roy Hogdson - i tre allenatori di quell'annata disgraziata - che Rambert non debutterà nemmeno in campionato. Rimarrà solamente qualche mese, salvo poi essere ceduto al Real Saragozza - una stagione - prima di ritornare in patria con la maglia gloriosa del Boca Juniors, segnando dieci gol.
Non potendola vedere in Italia, è quasi emblematica la sua esultanza, come quella di Montella, a mo' di aeroplano. Per questo era stato soprannominato Avioncito. In Italia è rimasto nell'hangar praticamente sempre, a parte una presenza in Coppa Italia contro il Fiorenzuola, ma anche in Coppa UEFA contro il Lugano. Incredibilmente l'Inter verrà eliminata dagli svizzeri e Rambert spedito... posta aerea.
Il motivo per cui l'argentino viene ricordato dopo decenni è un altro. Oltre a pagarlo 4,2 miliardi di lire dall'Independiente, con lui approda anche un altro ragazzo dal nome italiano: è Javier Zanetti, il meno conosciuto dei due, che sarà il simbolo dell'era Massimo Moratti come presidente fino al Triplete.
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