
1-0 non vuol dire per forza corto muso. Altro che! Il Milan vince allegrianamente, ma...
L'apoteosi dell'allegrismo è già arrivata alla terza giornata: un Milan solido, attento, chiuso difensivamente e pronto a ripartire, vince 1-0 contro il Bologna e mette in fila la seconda vittoria consecutiva in campionato con tanto di show del tecnico rossonero che, dopo il rigore non concesso su Nkunku, si è tolto la giacca protestando ed è stato espulso. Gol decisivo di Luka Modric, neo 40enne, autore di una prova sontuosa.
Attenzione
Ma attenzione: qui non si scrivono fischi per fiaschi. E il Milan di ieri sera è stato tutt'altro che di corto muso nella sua definizione più estrema. I rossoneri si sono difesi sì con ordine, stando bassi, raccolti, facendo palleggiare il Bologna senza far sì che fosse mai pericoloso dalle parti di Maignan prima e di Terracciano poi, ma hanno attaccato quando potevano, creando tante occasioni (tre pali colpiti), segnando con Modric e procurandosi un rigore clamoroso non concesso dal VAR.
Le parole di Allegri
Allegri non può che essere soddisfatto di quanto visto: "Se vogliamo arrivare tra le prime quattro, bisogna prendere un tot di gol. Abbiamo creato occasioni, fatto una parttia molto buona. Anche quando il Bologna ha tenuto il pallino in mano, non abbiamo subito niente rimanendo ordinati. Stiamo crescendo, c'è grande partecipazione. Era importante vincere, poi non bisogna esaltarsi. Modric è un campione, su tutto. Ed è anche molto umile, perché è al servizio della squadra. Siamo molto contenti di averlo, io di allenarlo e i compagni di averlo con loro. Chiede scusa, non si ferma, è meraviglioso. Ci sono partite che vanno in un modo, altre in un altro. Quando il Bologna ha attaccato, siamo stati attenti a non disunirci. Ma non ci si deve esaltare. Un passettino alla volta".
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