
Galliani saluta il Monza per dedicarsi alle altre attività. In attesa di una chiamata del Milan
"Una scelta difficile". Le parole sono di Adriano Galliani, nello spiegare l'addio al Monza, club portato fino alla Serie A. Alla faccia di chi, come Pozzetto negli anni ottanta, pensava che la squadra non sarebbe mai arrivata in Serie A. "Presa per dedicarmi al meglio alle altre attività in cui sono impegnato, ma anche per lasciare alla nuova proprietà e al nuovo management la massima libertà di imprimere la propria visione e portare avanti i loro progetti. Tra questi riportare il Monza in A: un traguardo storico, raggiunto per la prima volta sotto la gestione Fininvest, coronando così il desiderio del Presidente Silvio Berlusconi".
E ora? La sensazione - e i contatti - è che ci possa essere una nuova avventura nel calcio. Difficile pensare che uno come Galliani stia lontano dal pallone, tanto da volerci rientrare con il Monza quando era rimasto fuori per un periodo (troppo) lungo. La sua ombra sul Milan si allunga, nonostante nei giorni scorsi abbia smentito. Ovviamente a precisa domanda e non con una "excusatio non petita", perché Galliani sa benissimo che nel calcio non è possibile dire tutto. Dunque non sarebbe una sorpresa se dovesse rientrare nei quadri dirigenziali.
Da presidente? Forse. Perché è chiaro che, eventualmente, vorrebbe un ruolo operativo. Per ora però sembra si sia trovata una quadratura dal lato dirigenziale, nonostante gli scossoni estivi, con Tare come direttore sportivo e le altre figure che ruotano intorno alla squadra. Da capire se fra qualche tempo ci saranno delle novità. Impossibile negare che sia la persona perfetta per una posizione del genere.
Altre notizie
Ultime dai canali







Primo piano