
Dalla "pareggite" alla prima sconfitta: la Juve crolla a Como e Tudor fa peggio di Thiago Motta
La Juventus crolla a Como, dopo una partita a dire il vero neanche giocata malissimo, e perde l'imbattibilità stagionale, nella prima gara senza Bremer, che magari rappresenta solo una coincidenza. Sul banco degli imputati, e non potrebbe essere altrimenti, finirà inevitabilmente Igor Tudor, tecnico bianconero che fino a questo momento ha fatto peggio del suo predecessore Thiago Motta, perché la squadra ha tanti problemi, a cominciare dall'attacco fino alle tante, troppe, disattenzioni in difesa.
Il confronto con l'anno scorso.
Dopo le prime sette giornate di campionato, un anno fa, la Juventus aveva 13 punti in classifica, frutto di tre vittorie e quattro pareggi, oggi, dopo il ko del Sinigaglia, i bianconeri ne hanno 10, con due successi quattro pari e una sconfitta. Contando anche la Champions League il confronto è ancora più impietoso, visto che nelle prime due gare della League Phase arrivarono altrettante vittorie, contro i due pareggi di quest'anno. Qualcosa non va, ben più di qualcosa, e adesso sarà già tempo di riflessioni, visto che la stagione corre e il tempo degli esperimenti deve finire.
Manca l'identità.
La Juventus è una squadra fragile, senza una precisa identità e la sensazione è che manchi anche un bel po' di leadership. Cose che non si comprano, o quasi, ma che possono essere costruite con il tempo. Un tempo che però la Juve non ha a disposizione, anche perché mercoledì arriverà il Real Madrid, con la sfida al Bernabeu che potrebbe togliere altre certezze ai bianconeri.
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