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Il papà di Gimenez: "Aveva 7 opzioni, ha voluto il Milan. Vi spiego cos'è successo in estate"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 17:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Il papà di Gimenez: "Aveva 7 opzioni, ha voluto il Milan. Vi spiego cos'è successo in estate"

Christian Gimenez, detto Chaco, è il papà di Santiago, attaccante del Milan e in patria ha rilasciato una lunghissima intervista a Por mis pelotas, parlando anche di come vedesse il figlio nel club rossonero: "Bene, davvero bene. A un certo punto ci sono stati molti cambiamenti: è andato via il direttore sportivo e anche l'allenatore. La verità è che sono andati via i due attaccanti e Santi è rimasto, quindi sì, ci sono state molte voci, ma alla fine hanno ritenuto che la cosa migliore fosse che restasse". Come si sente? "Sta bene, è contento. Si sono dette tante cose durante le vacanze e tutto il resto, ma è tornato ed era in forma. Beh, in realtà stava già bene prima delle vacanze, perché questi giocatori di alto rendimento non è che debbano fare addominali tutti i giorni. Una settimana senza allenarsi non succede niente. Non smettono mai veramente di lavorare, sono sempre attivi. E niente, è molto felice fin dall'inizio". Ci racconti il suo arrivo. "Quando eravamo in Olanda, aveva opzioni con altre squadre, ma quando è spuntato il Milan ha detto: 'Milan'. Ed è stato tutto Milan, Milan, Milan. Su sette opzioni, quando è arrivato il Milan per lui è stato subito chiaro. Quindi tutto quello che sta vivendo lì è un sogno, e noi lo stiamo accompagnando sempre". Ha segnato già, è una bella notizia. "Sì. In verità parlavo molto con lui e non mi preoccupava troppo la mancanza di gol, perché si creava le occasioni. Ne parlavamo molto anche con il profe Mesa, che è una sorta di mentore per la sua carriera. Santi parla con lui, anch'io, e spesso quello che gli dicevamo era che doveva restare tranquillo. Perché, al di là del gol, si stava creando opportunità, lavorando per la squadra, facendo quello che l'allenatore chiedeva. Tutto quello che diceva Allegri, noi lo vedevamo, ma mancava il gol. E non ho dubbi. Dopo la partita del weekend, Santi mi ha detto: 'Tranquillo, i gol arriveranno'". Come si gestisce un figlio che ha avuto un'esplosione così rapida? "In realtà non devo dilungarmi molto nella risposta. Non ho avuto problemi. A volte vorrei quasi che si cacciasse in qualche guaio, così imparerebbe a risolverlo da solo. Proprio oggi ne parlavamo: se c'è qualcosa che mi dà tranquillità e che ammiro molto di lui è che parla ogni giorno con sua madre. Questo mi dice tanto, è come dire: 'Wow, ha i piedi per terra'. Ha qualcosa di diverso sotto questo aspetto, è molto legato alla famiglia. Preferisce stare con sua moglie, e anche lei ci include molto. Ci chiede cosa vogliamo fare a dicembre, se andiamo in vacanza, ci rende parte dei suoi piani. Ci invita a trovarli, parla con le sue sorelle. Con Agus, che ha 20 anni, la consiglia molto, e anche con la più piccola ha un rapporto molto stretto. E tutto molto normale, molto naturale". Volevano convincerlo a giocare per l'Argentina? "Sì, Bocha Batista chiamò me. Mi ha chiesto come lo vedevo, voleva portarlo nella Sub-20, se non sbaglio. Ma poi ho parlato direttamente con Santi, ne abbiamo discusso in famiglia e ha detto no. La verità è che si sente messicano, ama il Messico. Ha fatto tutto il percorso con loro, e non è stata una decisione difficile". Sembra che in Messico sia bello abbattere chi ha successo. "Si, totalmente. E ancora di più quando si trova nella posizione di poter diventare un giocatore storico, di rappresentare il Messico alla grande. I ragazzi oggi crescono dicendo: 'Voglio essere come Santi Gimenez'. I miei nipoti, ad esempio, hanno chiesto a Babbo Natale una maglia con il nome di Santi. E un punto di riferimento per la Nazionale. A volte lui non se ne rende conto, perché sta lì in Europa, ma io gli dico: "Figlio, non sai cosa generi qui." E condivido molto quello che dici: siamo molto duri con quelli che sono in alto, come lo siamo stati anche con Chicharito (Javier Hernandez, ndr), ad esempio.".