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L'ex Milan Suso: "Spalletti mi voleva all'Inter ma non potevo tradire i rossoneri"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Oggi alle 11:45Serie A
di Daniel Uccellieri

L'ex Milan Suso: "Spalletti mi voleva all'Inter ma non potevo tradire i rossoneri"

Lunga intervista all'ex Milan Suso sulle colonne de La Gazzetta dello Sport: "Il Milan è la squadra in cui sono stato più felice. Era il mio primo derby da titolare e l’atmosfera era speciale". Mai avuto contatti diretti con l’Inter per andare a giocare da loro? "Lo ricordo perfettamente. Io potevo liberarmi con il pagamento di una clausola e l’Inter voleva pagarla. Spalletti mi chiamò e gli parlai al cellulare. Il fatto che l’Inter mi volesse era un orgoglio ma io ero del Milan. Ho detto di no: non sarebbe stato giusto, per quello che avevo vissuto a Milano". Con il Milan però finì maluccio… "C’è stato un periodo non bello come risultati. Il Milan aveva preso Pioli e a dicembre 2019 perdemmo 5-0 contro l’Atalanta. Pioli poco dopo mi tolse dalla formazione e io pensai che non volesse farmi sentire importante. Cominciai a non giocare e la squadra vinceva, il calcio a volte va così. Ho sentito che fosse il momento migliore per chiudere". Cosa ne pensa di Gattuso? "Io penso che sia l’uomo giusto per l’Italia: tatticamente è bravo, gestisce molto bene il gruppo e ha carisma. Per me è la persona perfetta". Dovendo scegliere un allenatore tra i tanti avuti in carriera? "A Montella devo tutto. Mi ha detto “rimani qui e faremo grandi cose”. Poi Gattuso, era come se fosse non dico un amico, ma una persona che capisce tutto in spogliatoio. Luis Enrique, che è il numero 1 per tattica e modo di vedere le partite. E Lopetegui perché con lui ho vinto un’Europa League".