Per il Milan sognare è lecito. A patto che a gennaio Allegri abbia una rosa più profonda
Massimiliano Allegri continua a ribadire che l’obiettivo stagionale del Milan resta il piazzamento tra le prime quattro, ma la classifica suggerisce ambizioni più alte, perché i rossoneri sono secondi, a soli due punti dalla Roma capolista e davanti a Inter, Napoli e Juventus. A rafforzare questa prospettiva contribuisce il percorso netto contro le big del campionato: la squadra ha battuto Napoli, Inter, Bologna e Roma, costruendo così una credibilità che invita a sognare. Ma per mantenere questo livello, sottolinea questa mattina il Corriere dello Sport-Stadio, serviranno però continuità e soprattutto una rosa più profonda.
Il gruppo a disposizione di Allegri conta soltanto 19 giocatori di movimento e ogni stop rischia di creare un’emergenza. Lo dimostrano i casi recenti di Saelemaekers e Pulisic, entrambi costretti a interrompere l’allenamento per piccoli fastidi: nulla di grave, ma abbastanza per far suonare un campanello d’allarme. Con Athekame fuori circa un mese, in caso di forfait del belga mancherebbe un vero esterno destro. Anche in attacco la situazione è delicata: Nkunku offre un cambio di qualità, ma con Gimenez ancora limitato dal problema alla caviglia, le alternative davanti restano ridotte.
La conseguenza è evidente nelle statistiche: il Milan è la squadra che ha effettuato meno sostituzioni in Serie A, appena 42 in 12 giornate, con Allegri che spesso ha dovuto fermarsi a due o tre cambi. Per questo il mercato di gennaio potrebbe diventare decisivo, con priorità chiare: un difensore centrale, un esterno destro affidabile e un centravanti di ruolo se Gimenez non darà segnali di pieno recupero.
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