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Da gol di Pulisic al tocco di mano di Simeone, l'analisi di Open VAR sulla 15^ di Serie ATUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 00:49I fatti del giorno
di Tommaso Bonan

Da gol di Pulisic al tocco di mano di Simeone, l'analisi di Open VAR sulla 15^ di Serie A

Dopo i posticipi di Serie A, è tornato il consueto appuntamento con Open VAR, il format di Dazn dove vengono analizzati i principali episodi arbitrali dell'ultimo turno di campionato, in questo caso il 15° di Serie A. A prendere la parola è l'ex arbitro Andrea De Marco, che fra i vari casi sotto la lente d'ingrandimento, si è soffermato anche sul rosso a Zaccagni nel finale di primo tempo di Parma-Lazio per fallo dell'attaccante biancoceleste su Estevez (arbitro Marchetti, VAR Aureliano): "In queste situazioni - sottolinea De Marco - diciamo che c'è massima severità nel punire gli interventi come questo che sono gravi falli di gioco. Vediamo che ci sono tutti i presupposti per il provvedimento disciplinare di cartellino rosso, l'arbitro è piazzato benissimo ed è stato molto bravo a vedere lui il provvedimento di espulsione. Quali sono criteri che portano a questa decisione? La velocità, perché il giocatore si lancia in netta velocità, poi la gamba alta che è una delle cause del fallo grave di gioco, poi l'incolumità del calciatore. Non lo prende pieno, ma sono interventi che vanno sanzionati e ci sarà massima severità nell'arco di tutto il campionato su situazioni come questa". Milan-Sassuolo, col contatto tra Pavlovic e Cheddira nel finale di partita: l'arbitro Crezzini lascia correre e il VAR conferma. "In questo caso - sottolinea De Marco - è stato molto bravo l'arbitro in campo a valutare la situazione, abbiamo visto come è intervenuto subito e in modo deciso. Bravi anche Prontera e Maresca al VAR, perché come si vede bene dalla camera alta, Pavlovic continua la sua corsa lineare mentre Cheddira non va a controllare il pallone, ma allarga proprio la gamba per andare a incocciare nella corsa dell'avversario. Quindi molto bravi tutti, sia nella revisione - vederla in dinamica ti dà una lettura chiara e precisa - che nella decisione in campo". A seguire, c'è il gol non convalidato a Pulisic per precedente spinta di Loftus-Cheek ai danni di Candè: "In questo caso l'arbitro fischia il fallo, il giocatore del Milan appoggia le mani sulla schiena del giocatore del Sassuolo ma bisogna valutare l'intensità. In questo caso il VAR non può intervenire, però per le linee che ci siamo dati quest'anno di soglia dei falli, questo non può essere considerato un fallo e la rete doveva essere convalidato", conclude De Marco. La spinta di Lucumì su David in area di rigore in Bologna-Juventus: "Non cambia, le decisioni dovevano essere le stesse (di Milan-Sassuolo, ndr). Anche qua è stata corretta la decisione di non concedere il calcio di rigore, perché la spinta e l'intensità non è tale per la concessione. La spinta a una o due mani non fa differenza, se c'è l'intensità anche a una mano sola può esserci il rigore. Ma l'intensità in questo caso non c'è, la linea di soglia è stata alzata e queste non sono situazioni da punire", sottolinea De Marco. In Torino-Cremonese c'è stato un possibile tocco di mano di Giovanni Simeone in area di rigore su cross da punizione di Zerbin. Ecco l'analisi di De Marco: "In questo caso il VAR e l'AVAR si sono concentrati più sulla zona verde (non punibile, ndr), sulla prima parte del contatto del pallone che tocca il petto e la spalla. Hanno fatto una revisione un po' superficiale, perché non hanno controllato il tocco successivo col braccio. Il tocco se c'è è sempre punibile, perché in questo caso non è un auto-giocata, questa è una deviazione e in questo caso il provvedimento è il calcio di rigore se c'è il tocco di mano". In Udinese-Napoli ha fatto discutere il gol annullato a Zaniolo per fallo precedente su Lobotka: "Il fallo di Karlstrom su Lobotka è netto, Ghersini effettua giustamente la review e lo comunica all'arbitro Sozza che inevitabilmente deve annullare la rete".