Lucarelli esalta ADL: "Aveva visto 3 partite in vita sua, ora insegna a tutti come si fa calcio”
A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Cristiano Lucarelli, allenatore ed ex attaccante di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.
McTominay quest'anno non rende ai livelli della passata stagione: come mai?
"Secondo me la differenza rispetto all'anno scorso non è tanto nelle prestazioni perché non vedo un calo evidente. La differenza è che l'anno scorso aveva molta più confidenza con il gol. Ha segnato tantissimo per essere un centrocampista e questo ha trasformato ottime prestazioni in prestazioni percepite come straordinarie. Ora, non trovando il gol con la stessa facilità, sembra che renda meno, ma non credo sia colpa sua, è più un periodo generale della squadra. L'anno scorso aveva abituato tutti fin troppo bene e nella testa delle persone è rimasta quella versione di McTominay. Ma ricordiamoci che resta un centrocampista."
Come giudica il calciomercato del club di De Laurentiis?
"De Laurentiis, prima di comprare il Napoli, avrà visto sì e no tre partite in vita sua, oggi insegna a tutti come si fa calcio vincente con i conti in ordine. De Laurentiis non era un uomo di calcio, lo è diventato ed oggi dà lezioni su come si fa il presidente in tempi moderni. Essere competitivi e allo stesso tempo avere bilanci eccezionali. Trovami un'altra squadra in Europa che riesca ad avere i risultati del Napoli con quei numeri economici. Ha preso Cavani, Lavezzi, Higuaín e tanti altri valorizzandoli in modo incredibile. Conosco bene lo scouting del Napoli, sono tra i migliori in Italia. Quando arriva un giocatore, come ad esempio Lorenzo Lucca, arriva perché è forte. Poi se la moglie non trova la palestra giusta, se il figlio non si ambienta, se la pizza gli resta indigesta, se non si integra col gruppo, allora è un altro discorso. Ma non è che il Napoli compri bidoni. Si fanno valutazioni a tre anni. Se dopo tre anni non rende, allora si valuta. Ma non si può giudicare dopo tre mesi. Quando mi chiamò il Valencia ero appena retrocesso in Serie B con l’Atalanta e chiesi loro se fossero convinti di volermi: mi risposero che la speranza era esplodessi in tre anni, perché non avevano la forza economica di prendere un attaccante già esploso. Oggi, invece, si vuole tutto e subito, tant’è vero che in Nazionale si arriva dopo tre gol fatti".








