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Gattuso contro Pirlo, atto II dopo una vita a braccetto: oltre 300 gare insieme da calciatoriTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 13 febbraio 2021, 13:08Serie A
di Ivan Cardia

Gattuso contro Pirlo, atto II dopo una vita a braccetto: oltre 300 gare insieme da calciatori

Tutto parte dall’azzurro. Quello dell’Italia Under 21: la prima partita ufficiale giocata uno al fianco dell’altro da Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso è datata 25 marzo 1998, contro i pari età di Malta. Ringhio gioca in mediana, con Ambrosini e Roberto Baronio (oggi vice di Pirlo), il Maestro, che ancora tale, non è in attacco, al fianco di Felice Foglia. Ne seguiranno altre, tante altre: 342, per l’esattezza. Oltre 23 mila minuti passati insieme, con l’Italia, dei giovani e dei grandi, ma anche col Milan. 400 ore di gioco contestualmente in campo insieme, a cui vanno a sommarsi tutte le altre vissute negli spogliatoi, nei viaggi, in panchina (poca, per entrambi). E per carità, anche quelle da ragazzini, prima di una gara che è uno spartiacque soltanto ufficiale. Una vita insieme: non c’è calciatore con cui Pirlo abbia giocato di più in carriera, non c’è calciatore con cui Gattuso abbia giocato di più in carriera. Al secondo posto, per entrambi, c’è Seedorf. Come i Dioscuri, fatti per completarsi: il bresciano e il calabrese. Con mille incroci: Pirlo ha trovato una prima consacrazione proprio a Reggio Calabria, Gattuso è dovuto andare al nord. Il primo che inventa e il secondo che distrugge.

E il contraltare: Gattuso non ha mai segnato su assist diretto di Pirlo. Mentre Pirlo ha segnato un gol su assist di Gattuso: chi ispira chi? L’hanno fatto per decenni. Uno intero in rossonero, dal 2001 al 2011 al Milan: due Champions e due scudetti, tra i tanti trofei. 40 partite insieme con l’azzurro quello dei grandi. Il Mondiale, ça va sans dire: chi se la dimentica, quell’emozione. Sempre insieme, ovvio.

Oggi la seconda sfida da avversari in panchina. Da calciatori, un solo precedente: Reggina-Milan, campionato 1999/2000. Novanta minuti uno contro l’altro: vinse Gattuso, 2-1. Ma per i calabresi segnò Pirlo, su punizione. Roba d’altri tempi, di quando si conoscevano ma non potevano immaginare che avrebbero diviso così tanto. In Supercoppa il primo atto da avversari in panchina: da un lato Ringhio, arrivatoci con la gavetta; dall’altro il Maestro, partito dalla cima e dalla squadra nove volte consecutive campione d’Italia. Il trofeo l’ha alzato Pirlo, non a caso oggi lui sorride mentre Gattuso è in difficoltà. L’amicizia passa in secondo piano, l’ha chiarito lo stesso tecnico della Juve: cercheranno di farsi uno sgambetto a vicenda.