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Immobile, ansia per gli esami. E la Lazio non arriverà al contenzioso con la Figc
Da un infortunio ne è nato un caso. Normale se i diretti interessati - Immobile e lo staff della Nazionale - fanno riferimento a Claudio Lotito e Gabriele Gravina, le due figure agli antipodi del calcio italiano. Il problema fisico del capitano della Lazio, che martedì ha lasciato il ritiro di Coverciano, è l'ultimo tema di scontro tra il presidente della Lazio e il numero uno della Figc, già avversari di tante battaglie di politica sportiva. Eppure, nonostante il duro attacco di Lotito ("non si è fatto male contro la Salernitana, stava bene domenica altrimenti non sarebbe partito) e la replica ufficiale del professor Ferretti ("il giocatore si è presentato riferendo un dolore al polpaccio che era insorto nella sua ultima gara. I medici biancocelesti non ci hanno avvisato"), la Lazio e la Federazione non arriveranno al contenzioso, tanto che i rispettivi staff medici, dopo un po' di maretta, nel pomeriggio di giovedì hanno avuto un chiarimento telefonico.
La priorità per la Lazio è monitorare le condizioni di Immobile e capire i tempi di recupero: intanto Ciro continua la terapie, ieri per lui lavoro in palestra e fisioterapia. La risonanza magnetica, che inizialmente avrebbe dovuto effettuare ieri, la farà nelle prossime ore. A Formello sono tutti in ansia e in attesa per l'esito dei controlli: sicuramente, a meno di un clamoroso colpo di scena, non ci sarà contro la Juventus sabato prossimo e contro la Lokomotiv Mosca il giovedì successivo. Proverà a rientrare per la trasferta di Napoli, domenica 28 novembre (20.45).
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