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…con Leandro Rinaudo
“La Juve a corrente alternata? Il periodo è sotto gli occhi di tutti, è un anno in cui i bianconeri stanno costruendo con dei giovani che nel corso degli anni cresceranno”. Così a Tuttomercatoweb l’ex difensore bianconero Leandro Rinaudo, oggi responsabile del settore giovanile del Palermo.
Dove vede i bianconeri a fine stagione?
“Non bisogna mai dare nulla per scontato. Al di là dei risultati negativi, la Juve può arrivare tra le prime quattro”.
E il suo ex Napoli?
“Sta disputando un campionato al di là delle aspettative. Oggi è un periodo pieno di infortuni, sicuramente quello che pesa di più e Osimhen che essendo un finalizzatore è maggiormente al centro dell’attenzione”.
In Serie B brilla una sua intuizione. Si aspettava questa crescita di Strefezza? Lei anni fa lo prese lo Cremonese.
“Ragionava già all’epoca da grande, ha una famiglia sulle spalle. È un brasiliano atipico. Già a Cremona aveva dimostrato ottime qualità, non mi sorprende la sua crescita”.
Prese leí Strefezza, corretto?
“Assolutamente si”.
Mandorlini s’è preso la paternità di quella trattativa. E non ha lesinato attacchi nei suoi confronti ancora, a distanza di anni da quell’esonero alla Cremonese…
“Per mia forma mentis non sono solito rispondere gli attacchi ed alle offese che, purtroppo, nel mondo del calcio sono all'ordine del giorno. Alle parole preferisco sempre i fatti. Ma credo che a volte sia necessario mettere a tacere certi personaggi che, invece di impegnarsi a restare al passo con il calcio che si evolve, preferiscono trascorrere il proprio tempo gettando fango anche a distanza di anni come nel suo caso e del suo esonero ai tempi della Cremonese. Chi viveva l'ambiente grigiorosso in quel periodo sa benissimo che mai scelta fu più giusta per dinamiche ed episodi che preferisco non citare per rispetto verso la mia professione e per la Cremonese. A differenza di certa gente ogni mattina guardo la mia famiglia negli occhi e ho la consapevolezza di poter camminare a testa alta. La mia vita professionale è andata avanti, sono concentrato a far bene al Palermo ed il tempo che posso perdere con certe interferenze del passato è giusto quello di una risata”.
A propósito del Palermo. Il suo settore giovanile brilla in ogni categoria.
“Il lavoro sta venendo fuori. La società è nata da tre anni e il COVID che aveva interrotto il percorso. Abbiamo dato un giocatore al Napoli e una alla Roma, in tutti i campionati le squadre oltre a fare degli ottimi risultati sono apprezzate da osservatori di tutta Italia. I risultati stanno arrivando e vogliamo che continuino ad arrivare, bisogna mantenere umiltà e fame per portare avanti questo percorso”.
Dove vede i bianconeri a fine stagione?
“Non bisogna mai dare nulla per scontato. Al di là dei risultati negativi, la Juve può arrivare tra le prime quattro”.
E il suo ex Napoli?
“Sta disputando un campionato al di là delle aspettative. Oggi è un periodo pieno di infortuni, sicuramente quello che pesa di più e Osimhen che essendo un finalizzatore è maggiormente al centro dell’attenzione”.
In Serie B brilla una sua intuizione. Si aspettava questa crescita di Strefezza? Lei anni fa lo prese lo Cremonese.
“Ragionava già all’epoca da grande, ha una famiglia sulle spalle. È un brasiliano atipico. Già a Cremona aveva dimostrato ottime qualità, non mi sorprende la sua crescita”.
Prese leí Strefezza, corretto?
“Assolutamente si”.
Mandorlini s’è preso la paternità di quella trattativa. E non ha lesinato attacchi nei suoi confronti ancora, a distanza di anni da quell’esonero alla Cremonese…
“Per mia forma mentis non sono solito rispondere gli attacchi ed alle offese che, purtroppo, nel mondo del calcio sono all'ordine del giorno. Alle parole preferisco sempre i fatti. Ma credo che a volte sia necessario mettere a tacere certi personaggi che, invece di impegnarsi a restare al passo con il calcio che si evolve, preferiscono trascorrere il proprio tempo gettando fango anche a distanza di anni come nel suo caso e del suo esonero ai tempi della Cremonese. Chi viveva l'ambiente grigiorosso in quel periodo sa benissimo che mai scelta fu più giusta per dinamiche ed episodi che preferisco non citare per rispetto verso la mia professione e per la Cremonese. A differenza di certa gente ogni mattina guardo la mia famiglia negli occhi e ho la consapevolezza di poter camminare a testa alta. La mia vita professionale è andata avanti, sono concentrato a far bene al Palermo ed il tempo che posso perdere con certe interferenze del passato è giusto quello di una risata”.
A propósito del Palermo. Il suo settore giovanile brilla in ogni categoria.
“Il lavoro sta venendo fuori. La società è nata da tre anni e il COVID che aveva interrotto il percorso. Abbiamo dato un giocatore al Napoli e una alla Roma, in tutti i campionati le squadre oltre a fare degli ottimi risultati sono apprezzate da osservatori di tutta Italia. I risultati stanno arrivando e vogliamo che continuino ad arrivare, bisogna mantenere umiltà e fame per portare avanti questo percorso”.
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