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Parma, il progetto è in divenire: il ko con l’Empoli non preoccupa ma il tempo stringeTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
martedì 8 settembre 2020, 09:00Serie A
di Niccolò Pasta
fonte Inviato a Parma

Parma, il progetto è in divenire: il ko con l’Empoli non preoccupa ma il tempo stringe

Amara la prima al Tardini di Fabio Liverani con il Parma, con i crociati sconfitti con un netto 0-2 da un buon Empoli, parso più in palla e più centrato. Nonostante l’ex tecnico del Lecce si sia insediato in panchina solo otto giorni fa, sono già tante le indicazioni diverse rispetto al Parma di D’Aversa, come si è potuto chiaramente sentire dalle urla dell’ex centrocampista della Lazio durante la gara contro i toscani. Possesso palla, massimo due tocchi, rapidità e inserimenti, dogmi diversi rispetto al Parma verticale a cui eravamo abituati. La strada tracciata è chiara, il progetto è interessante ma al momento il Parma è un cantiere in divenire: la rosa è di fatto quella di due mesi fa, con calciatori con caratteristiche ben definite che forse si scontrano con le idee di gioco del nuovo tecnico. “Adeguarsi ad un calcio differente non sarà un problema”, ha detto Liverani il giorno della sua presentazione, giusto qualche giorno fa. Quello che dice il tecnico può essere vero, ma è chiaro che avrà bisogno di tempo prima di insegnare un nuovo tipo di calcio ad una rosa che fino a quattro settimane fa sprizzava praticità da tutti i pori.

E per aiutare questo processo di trasformazione il mercato potrebbe essere fondamentale. Giocatori funzionali, meno verticali e più palleggiatori, meno rapidi ma più tecnici, questi i profili accostati al Parma. E se per Traoré e Colley, gioiellini dell’Atalanta, ormai siamo alle battute finali, diverso è il discorso mercato in uscita, che volente o nolente finanzierà quello in entrata del Parma. Senza uscite non ci saranno investimenti, con il ds Marcello Carli che potrà puntare solo su prestiti, probabilmente senza grosse opzioni. Gervinho, Sepe, Inglese, Cornelius, sono loro i giocatori più chiacchierati in ottica uscite, e solo loro potrebbero portare in cassa un gruzzoletto interessante per poggiare la prima pietra del progetto gioventù. Con Darmian che veste già (virtualmente) la maglia dell’Inter, il mercato del Parma ha bisogno di un terzino destro, oltre che di un centrale di difesa, un centrocampista e il dilemma attacco, dove ancora non è chiaro se si cercheranno ali o trequartisti.


“Il Parma ha perso un terzo dei suoi gol”, proseguiva Liverani in conferenza stampa, riferendosi all’addio di Dejan Kulusevski, passato alla Juventus dopo un anno paradisiaco in Emilia. Ma oltre ai gol, senza Kulusevski si è persa quella personalità che giocatori più esperti dello svedese non hanno mai mostrato. Kulusevski non era solo il gioiello di una macchina che funzionava alla grande, Kulusevski era anche l’ago della bilancia, il trascinatore della squadra, la scintilla. Soprattutto di questo avrà bisogno il Parma, che davanti pare poco incisivo. Calcio d’estate (seppur in settembre), calcio che vale quel che vale. Ma occhio a sottovalutare i primi scricchiolii.