
A Deruta l'esposizione che fa rivivere le scuole-laboratorio del primo '900 nelle quali lavoravano 150 donne
Un secolo fa, nel 1925, a Deruta venne realizzata una Fuserola Giubilare dipinta in maiolica che adornava le borsine ricamate in occasione dell'Anno Santo. Giusto 100 anni dopo, a pochi giorni dall'elezione del nuovo Pontefice Leone XIV e sempre in occasione di un Giubileo, un esemplare di quel prezioso oggetto di artigianato artistico è stato ritrovato e costituirà uno dei capolavori esposti nella mostra "Punto Deruta: ricamo e ceramica" che verrà inaugurata domani, domenica 11 maggio, presso l'Antica Fornace Grazia, dove resterà aperta fino al prossimo 2 giugno.
L'esposizione mette in evidenza il legame particolare che esiste a Deruta tra l'arte ceramica e quella del ricamo, anche in questo caso richiamando alla memoria l'istituzione, sempre un secolo fa, della Scuola Lavori Femminili di Deruta, esperienze di scuole-laboratorio al pari della Scuola di Ricamo Umbria. Si trattava di un'attività fiorente, tanto che da una delibera della Giunta comunale del 1929 risulta che vi fossero impiegate ben 150 donne.
A tanto passato e a tanta tradizione vuole dare luce la mostra. A precedere il taglio del nastro sarà un incontro, in programma alle ore 16:30, presso la Sala del Consiglio del Comune di Deruta che ha patrocinato l'evento insieme ad una decina di associazioni locali. "Tanta attività e partecipazione - evidenzia il Sindaco Michele Toniaccini - fornisce una ulteriore riprova di quante e quali radici profonde abbia l'artigianato artistico a Deruta e quindi delle infinite potenzialità che possono essere ancora espresse a vantaggio dell'economia e della promozione del territorio in ambito nazionale".
Durante l'incontro verranno presentati due testi: “Raffaellesco. Ricamo Deruta policromo” e “Perugino.
Intrecci di Fili e Fuseruole. Il Ricco Deruta” di Anna Lisa Piccioni, che è anche la curatrice della mostra allestita presso l'Antica Fornace Grazia.
"Entrambe le scuole-laboratorio del primo Novecento alle quali la mostra si richiama - spiega Anna Lisa Piccioni - producevano il ricamo a Punto Deruta, a Punto Madama Caterina, a Punto francescano e altri ricami di vario stile e punto, oltre a ricami a colori ad imitazione dei decori delle maioliche artistiche derutesi. Il ricamo Deruta policromo, chiamato anche moderno, per distinguerlo dal ricamo Deruta più antico e monocromo, veniva realizzato con i punti classici del ricamo su tela di lino umbra".
I decori della maiolica più utilizzati risultano essere il Raffaellesco, il Ricco Deruta e l’Arabesco. Tutti i pezzi ricamati, infatti, venivano rifiniti con nappe adornate dalle fuseruole in maiolica di Deruta con motti latini di amore e buon augurio. I manufatti, molto apprezzati dagli stranieri, erano venduti spesso in abbinamento ai servizi da the, da caffè e da tavola realizzati con lo stesso decoro.
Tornando alla mostra, evento nell'evento, è quello che prevede durante la giornata inaugurale la presenza di ricamatrici all'opera, mentre la pittrice del laboratorio "La mi’ Cocca Deruta", Elisa Antognoni, realizzerà in anteprima assoluta la Fuseruola Habemus Papam Leone XIV per il Giubileo 2025, rinnovando così un originalissimo legame che unisce laultrasecolare arte derutese alla dedizione religiosa.







