
Barcellona, nuovo scandalo finanziario: nel mirino il trasferimento di Malcom del 2018
Nuove nubi giudiziarie si addensano sul Barcellona. Un rapporto redatto dai Mossos d’Esquadra ha rivelato presunte irregolarità finanziarie nelle operazioni del club blaugrana, puntando i riflettori in particolare sul trasferimento del brasiliano Malcom nel luglio del 2018. Secondo quanto anticipa El Periódico, quella trattativa potrebbe essere stata utilizzata per eludere il pagamento di imposte al fisco spagnolo.
L’inchiesta si concentra su un pagamento di 10 milioni di euro effettuato dal Barça tra il 2018 e il 2020 alla società Business Futbol España (BFE) per presunti servizi di intermediazione. Gli investigatori sospettano che tali servizi non siano mai stati realmente prestati o che siano stati fatturati a valori gonfiati, con lo scopo di giustificare movimenti di denaro di dubbia trasparenza. Il Ministero Pubblico accusa l’ex presidente Josep Maria Bartomeu e diversi dirigenti dell’epoca - tra cui Óscar Grau, Jordi Mestre, Ignacio Mestre, Francisco Schröder e Jordi Moix - di amministrazione sleale e di aver agito senza il consenso del consiglio direttivo, occultando informazioni cruciali.
Il punto centrale riguarda proprio la ripartizione del pagamento per Malcom: dei 10 milioni previsti, solo 1,5 milioni sarebbero stati versati al giocatore, mentre 8,4 milioni sarebbero finiti nelle casse di BFE. Una modifica che avrebbe ridotto drasticamente le ritenute fiscali (IRPF), causando una perdita d’entrate per l’Agenzia delle Entrate spagnola. La dirigenza attuale, guidata da Joan Laporta, ha deciso di procedere con una regolarizzazione preventiva per evitare sanzioni, ma l’ombra di un nuovo caso giudiziario torna a scuotere il club.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano