Scaroni: "Valutiamo come utilizzare l'area di San Donato. Dobbiamo investire sui giovani"

Intervistato da Milano Finanza, il presidente rossonero Paolo Scaroni ha ripercorso a 360° l'iter per il nuovo stadio. Viste le difficoltà che ci sono state per il nuovo impianto a San Siro, il Milan si era tutelato acquistando dei terreni a San Donato. Nelle scorse settimane, è arrivata però una sentenza del Tar che ha bocciato la destinazione a uso sportivo dell’area San Francesco. Su questo tema, il numero uno del club ha spiegato:
"Pensiamo si tratti solo di un piccolo intoppo e potremo fare sicuramente ricorso al Consiglio di Stato. Abbiamo anche la possibilità di modificare il progetto originario per ottenere il via libera. Abbiamo investito 40 milioni di euro sull’area e, vista l’evoluzione positiva su San Siro, stiamo valutando come utilizzarla. Il calcio femminile è in crescita e dobbiamo investire anche sul settore giovanile. Ci stiamo ragionando, ma questa potrebbe essere un’idea".
Poi, appunto, il focus sul nuovo stadio: "Il primo obiettivo è arrivare al rogito entro ottobre, momento in cui verseremo a Palazzo Marino i primi 73 milioni di euro. Da quel momento potrà partire la progettazione nei dettagli del nuovo stadio che abbiamo già affidato a Norman + Partners e Manica, due eccellenze del settore. Per vedere il progetto completo bisognerà attendere dai sei agli otto mesi e successivamente si passerà all’analisi della Conferenza dei servizi, che richiederà altri sei mesi. Inizio dei lavori nel 2027? Assolutamente sì. Al netto dei piccoli contrattempi che su progetti di queste dimensioni possono sempre presentarsi, il nostro obiettivo è completare lo stadio nel 2030. Prime partite nella stagione 2030-2031? Idealmente sì, in modo da completare il rodaggio necessario a portare al massimo dell’efficienza la struttura entro gli Europei del 2032, di cui sarà protagonista. Cosa verrà creato intorno al nuovo stadio? Sicuramente daremo delle indicazioni di massima su dove andremo a posizionare gli immobili destinati ai servizi accessori, come hotel, uffici e centro commerciale. Ma per iniziare una progettazione nel dettaglio realisticamente dovremo aspettare tra il 2027 e il 2028, perché la priorità è il nuovo impianto. Il Meazza rimarrà intatto fino a quando non sarà pronto il nuovo stadio, quindi la sua riqualificazione non potrà iniziare prima del 2031-2032. Insomma prevediamo che la rigenerazione dell’area sarà completata non prima del 2035".
