
Menez: "Più difficile vincere a Roma. La sfida con la Samp? All'intervallo qualcuno litigò"
Jeremy Menez è stato un calciatore davvero molto importante nel corso della sua carriera, ma per il talento che aveva ci si poteva attendere anche di più. Intervistato da UlimoUomo, ha parlato di quel Roma-Sampdoria che costò lo Scudetto ai giallorossi: "È stata bella e brutta contemporaneamente. Bella perché comunque abbiamo fatto una stagione della Madonna. Siamo arrivati a quella partita che mancavano tre, quattro giornate, e l’ambiente era troppo bello. A Roma, quando ti avvicini al primo posto e poi rischi di vincere qualcosa, la città diventa una cosa fantastica. È stato bello tutta la settimana, poi è diventato tutto il contrario dopo la partita. Avevamo la partita in mano, vincevamo per 1 a 0, e poi perdiamo per 2 a 1. Il calcio a volte è così: cerchi di trovare spiegazioni, ma devi semplicemente accettarlo. Mi ricordo che negli spogliatoi, tra primo e secondo tempo, un paio di giocatori della Roma si sono messi a litigare. Anche Ranieri si è incazzato con la squadra, ma evidentemente non è servito".
Vincere a Roma è più difficile che da altre parti?
"Io credo di sì. Con tutto il rispetto che ho per la Roma, diciamo che come storia è un pochettino sotto al Milan o alla Juventus. Però è sempre una grande squadra, e in più giochi nella Capitale, con la visceralità del sud. È un’atmosfera che è difficile da spiegare: a Roma ci sono 50 giornali che parlano della Roma, le radio, eccetera. C’è un’atmosfera diversa, più complicata".
Sentiva la passione?
"Certo, che la sentivo. A Roma tutto il giorno, tutti i giorni, senti parlare della Roma".
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