Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / roma / Editoriale
Calendario malato. Una proposta per permettere a Gattuso di avere più di due allenamenti per preparare le gare in cui il calcio italiano si gioca la sua sopravvivenzaTUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:00Editoriale
di Raimondo De Magistris

Calendario malato. Una proposta per permettere a Gattuso di avere più di due allenamenti per preparare le gare in cui il calcio italiano si gioca la sua sopravvivenza

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale, conduttore per Radio Sportiva
Il problema vero di questa Nazionale è che già da oggi della Nazionale non fregherà più nulla a nessuno. Da oggi i calciatori che domenica sera hanno incassato quattro gol a San Siro inizieranno la preparazione del prossimo turno di campionato e quindi arrivederci alla prossima volta. Non è certo colpa loro. "Voi calciatori vi sentite di poter fare qualcosa in vista dei play-off visto che i calendari sono intasati?", è stato chiesto a Federico Dimarco prima della sfida di San Siro. La risposta è stata quella che avrebbe dato qualsiasi calciatore al suo posto: "Non decidiamo noi i calendari. Noi dobbiamo solo fare bene il nostro mestiere. Quindi metterci a disposizione del club quando siamo col club e della Nazionale quando siamo con la Nazionale". Però in quest'ultimo caso il prossimo raduno è fissato per il 23 marzo, tra 125 giorni e a soli tre giorni dalla partita del 26. Una enormità, il modo peggiore possibile per preparare un play-off in cui l'Italia si gioca la sua sopravvivenza. Da cui dipende il futuro di tutto il movimento. Tutti dicono che non possiamo fallire la terza qualificazione consecutiva alla fase finale di un Mondiale. Che sarebbe una catastrofe sportiva non essere in Nord America il prossimo giugno. Giusto, giustissimo. Ma cosa sta facendo il movimento per aiutare gli azzurri? Risposta: assolutamente nulla. Tra una Serie A con sempre meno calciatori italiani protagonisti e un calendario sempre più intasato, l'Italia anno dopo anno si ritrova con una squadra sempre più povera di contenuti tecnici e con sempre meno tempo per pensare ai colori azzurri. Il calendario non dà un attimo di respiro. Gennaro Gattuso insieme a Gianluigi Buffon, a Mauro Vladovich e a tutti gli altri dirigenti della Federazione in queste settimane s'è più volte riunito per trovare spazi utili per avere gli azzurri un paio di volte a disposizione prima di fine marzo. "Altrimenti andrò con loro a bere un tè, un caffè o a mangiare un pezzo di crostata. Li raggiungeremo dove si trovano. E pregherò chi è lassù affinché arrivino a fine marzo nelle condizioni migliori". La situazione è grave ma non è seria. Per provare a mantenere un fil rouge tra la disfatta di San Siro e il raduno del 23 marzo Gattuso vorrebbe organizzare due stage a febbraio nelle uniche settimane in cui il calendario concede spiragli: il 2-3 febbraio e il 9-10 febbraio. Praticamente impossibile che i club in entrambi i casi lasceranno i giocatori alla Nazionale, probabilmente una volta. Meglio questo che nulla, ma trattasi di un palliativo. Utile come un brodino caldo per curare una febbre alta. Ciò che oggi un movimento calcistico serio farebbe è trovare una soluzione e spostare la 30esima giornata in programma il week-end del 21-22 marzo così da permettere a Gattuso di avere i giocatori a disposizione per più tempo. Allo stato attuale delle cose, calcolando che nella settimana precedente andranno in scena i ritorni degli ottavi di finale delle coppe europee, la squadra si ritroverebbe a Coverciano il 23 e tra recuperi e scarico avrebbe solo due allenamenti a disposizione per preparare la semifinale play-off. Una vera e propria follia, uno scenario che bisogna evitare a tutti i costi. Come? Anticipando la 30esima giornata in una delle due settimane di febbraio in cui Gattuso vorrebbe organizzare lo stage. Giocare in un'unica settimana i quarti di finale di Coppa Italia e poi nell'altra inserire il campionato. Il 30esimo turno di Serie A il 3-5 febbraio o una settimana più tardi permetterebbe a Gattuso di avere i giocatori a disposizione 3-4 giorni prima. Darebbe al CT la possibilità di avere più tempo a disposizione per preparare il play-off. Vero che questo ragionamento non porterebbe prima a Coverciano chi gioca all'estero. Che questo spostamento richiederebbe una certa elasticità da parte dei club di Serie A e una discussione anche con le TV che la Serie A e la Coppa Italia la mandano in onda. Ma cos'è più importante? Perché poi la domanda fondamentale è questa qui e da questa dovrebbero partire tutte le riflessioni. Perché poi dopo a lamentarsi son bravi tutti, ma quando c'è da dare una mano...