E se la Roma non avesse bisogno di Dybala? Gasp forza quattro senza di lui, per ora
La Roma vince e Paulo Dybala la guarda. Almeno per ora. L’attaccante argentino è ai box e ci rimarrà fino alla prima settimana di dicembre, come minimo, mentre la squadra di Gian Piero Gasperini veleggia al primo posto nella classifica del campionato di Serie A. All’improvviso, una formazione che si riteneva basata sul talento indiscusso del suo giocatore di maggior qualità, scopre di poterne stare senza. E, ma questo va detto sottovoce, forse anche di stare meglio.
A suggerire questa considerazione sono i numeri in Serie A. Nelle quattro partite giocate senza Paulo, la Roma ha sempre vinto: il derby, ma poi anche i 2-0 su Hellas Verona e Udinese, e ovviamente il 3-1 alla Cremonese dell’ultimo turno. Nelle otto gare giocate con Dybala in campo, invece, sono arrivate cinque vittorie e tre sconfitte. Un bilancio molto diverso, anche se va chiarito che i tre ko sono maturati con Inter e Milan, oltre al Torino: sono partite di caratura diversa. In Europa, peraltro, la sconfitta più deludente - l’uno a due interno con il Viktoria Plzen - è coincisa con l’unica partita giocata da Paulo, ma la Roma senza la sua stella ha perso, sempre in casa, anche con il Lille, oltre ad avere battuto Nizza e Glasgow Rangers. Un bilancio molto più tortuoso.
Senza spingersi a sostenere che stia meglio, i risultati dicono che la Roma, senza Dybala, ci sappia quantomeno stare. Così si libera il talento di Soulé, e prima o poi arriveranno i gol di Ferguson e Dovbyk. Più che stella, al ritorno, potrebbe diventare arma in più. Uno status che, in verità, non lo aveva portato a brillare alla Juventus. Ma può essere la prossima sfida di Gasperini.
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