Roma, Mancini: "Non sono un cattivo. Gasperini un maestro, con la Juve ci sarà da sudare"
Gianluca Mancini respinge l’idea di "cattivo". Il difensore della Roma, intervistato dall’edizione odierna de La Stampa si è soffermato ancora sul post partita contro il Como: "Basta parlare con chi mi conosce bene. Poi in campo subentrano tanti fattori, come l’adrenalina e la tensione, che fanno parte di una competizione. Ma non mi sembra di essere mai stato protagonista di gomitate, entrate killer o pugno in faccia: i miei sono tutti scontri di gioco".
La squadra della capitale è la formazione che nell’anno solare ha fatto più punti di tutti, dato che rappresenta un grande orgoglio e fa sottolineare al difensore come ci sia un grande gruppo. Ma adesso c’è la Juventus per tornare a sognare la vetta: "Tutte le partite rappresentano degli step: ogni incrocio può rappresentare una trappola. Dopo gli inciampi con Napoli e Cagliari, portare a casa una gara come quella col Como è stato importante. La sfida con la Juve è bella e stimolante: ci sarà da sudare, ma ci arriviamo carichi".
Infine un commento su Gian Piero Gasperini che il giocatore ha avuto anche all'Atalanta e che definisce un "maestro": "Ho avuto la fortuna di averlo all’Atalanta e già mi aveva fatto capire tante cose. L’ho ritrovato identico".
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