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Rosella Sensi: "Conosco Totti, sta soffrendo molto. Baldini soffre una personalità come quella di Totti"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
lunedì 17 giugno 2019, 17:35Interviste
di Simone Valdarchi
per Vocegiallorossa.it

Rosella Sensi: "Conosco Totti, sta soffrendo molto. Baldini soffre una personalità come quella di Totti"

Rosella Sensi, ex presidente della Roma, era ospite a Rai 2 in occasione della conferenza stampa d'addio di Totti alla società giallorossa. Queste le sue dichiarazioni: "È fondamentale che il presidente sia presente per tutto. Lo è per gestire i giocatori, ma anche i dirigenti. Francesco Totti ha messo anche oggi davanti la Roma ai suoi sentimenti. L’ho visto un po' trattenuto, anche se andando avanti ha lasciato andare qualcosa. Si vede, nonostante le battute, sta soffrendo molto. Anche per me è stato un po’ come morire staccarmi dalla Roma. Ho avvertito chiaramente la sensazione che la proprietà americana volesse da subito realizzare una deromanizzazione. Francesco parla da romano e romanista, in lui c'è una profonda tristezza, sta soffrendo e avrà pensato moltissimo prima di prendere questa decisione, è una scelta più importante di smettere di giocare. La deromanizzazione non ha senso, non è stata una scelta intelligente. La prospettiva di questa società? Non l’ho capita, si tratta di comprendere il progetto a prescindere dallo Stadio, che la società Roma deve avere. C'è una perdita di un sentimento che i romanisti hanno sempre avuto. Totti e Baldini? Non ricordo un particolare rapporto tra loro due durante la presidenza Sensi, quando Franco faceva il direttore sportivo. Tra l’altro non ha mai ringraziato mio padre per l’opportunità che gli diede. Non capisco perché questa sorta di antipatia nei confronti di Francesco, che è sempre stato determinate all’interno della Roma. Il rapporto tra Totti e De Rossi? È stato sempre stato ottimo. Mi ha commosso l’immagine durante l’addio di De Rossi: Daniele, Francesco e Bruno Conti tutti insieme, quella è la romanità, è quello che i tifosi vogliono vedere”.



Sensi ha parlato poi anche ai microfoni di Sky Sport, ecco le sue parole: "Ho fatto il contratto a Totti da dirigente, sono una delle colpevoli? Ma sono soddisfatta, ero molto convinta di quella decisione. Non può stare lontano dalla Roma. Il suo è un sorriso malinconico, conosco il suo dolore. L'ho incontrato e l'ho abbracciato, per me è come un fratello minore. Non ha deciso a cuor leggero, lo conosco bene. Dietro il suo sorriso ironico, c'è tanto dolore, staccarsi dalla Roma non è facile. Sono vicina anche a tutti i tifosi, che si stanno staccando da qualcosa che dava loro speranza. Mancanza di empatia nella gestione americana? Si è tirata un po' la corda con Francesco, simboli ed eroi del calcio come lui ne sono rimasti davvero pochi. Si è preteso troppo da lui, senza dargli un ruolo, senza restituirgli quello che gli competeva. Era giusto riconoscergli quello che gli spettava e tenerlo in considerazione. Non so perché non è stato fatto, non sono nella testa degli altri, ma si è perso qualcosa di unico. Baldini ha lavorato con mio padre, perché manca il rapporto con Totti? Quando mio padre era presidente, il rapporto che aveva con Totti era diretto, unico e speciale, non aveva assolutamente bisogno di mediazioni. Baldini poi è diventato ds, ma non ho mai sentito questa persona ringraziare mio padre e di questo mi dispiace. Penso sia un problema di carattere: quando si soffre una personalità come Francesco Totti, si manca di personalità. Cosa mi aspetto dall'ambiente? C'è grande sofferenza, Totti rappresenta qualcosa di più. Cè sofferenza anche da parte dei tifosi. Non si parla solo di romanità e di deromanizzazione, che c'è stata ed è evidente. Si tratta di riportare i valori nel calcio, possono coincidere con il business. Ora si sono eliminati i valori nella Roma, ma è un mio limite, non capisco, oltre al business, i progetti del presidente Pallotta. Spero che li esponga al più presto. Serata non semplice per la mia famiglia? È stato un po' distrutta tutta l'eccellenza e la grandezza fatta da Franco Sensi, aveva reso la Roma importante nel mondo. Ora mi sento di dire che tutto ciò che è stato fatto da mio padre non c'è più. Una confidenza su Totti? Non mi ha detto nulla ma non abbiamo bisogno di parlare, ci conosciamo da tempo. Un consiglio a Pallotta? Non mi piace dare consigli, me ne sono stati dati giusti e sbagliati. Come ha detto Francesco, gli chiedo di essere presente e di scegliere di chi fidarsi".