Fraintendimenti

Questo è un mondo strano. È un mondo in cui quasi ci si deve giustificare per aver chiesto la sospensione di una gara a causa di un possibile infarto in corso. Ricordiamo innanzitutto che l’infarto era stato ventilato da un operatore sanitario che, dopo l’elettrocardiogramma effettuato a Ndicka allo stadio, aveva temuto potesse essere in corso un infarto. Premesso ciò, ripartiamo dal fatto che la Roma deve quasi giustificarsi per aver voluto sospendere la partita, con un compagno le cui condizioni non erano chiare e di cui si temeva il peggio.

FRAINTENDIMENTI – È un mondo strano, dicevamo. Un mondo in cui il presidente della Lazio, Lotito, che tra l’altro ricopre anche la carica di consigliere federale, ha detto che è stata sospesa la partita "per un codice giallo". Come a dire, niente di serio dai, pure voi che sospendete la partita per una cosa del genere. Ma sì, d’altronde c’era solo il rischio di un infarto. Forse era solo una battuta uscita male o un fraintendimento. Così come speriamo di aver frainteso le parole di Daniele De Rossi quando, commentando proprio l’uscita di Lotito, ha detto che “anche nelle chiacchiere con Butti e Casini (in merito a quando riprogrammare Udinese-Roma ndr) è uscita questa cosa”. In che senso? Detta così, sembra che anche Casini e Butti abbiano formulato lo stesso pensiero di Lotito. Speriamo di aver capito male, di avere frainteso, perché altrimenti sarebbe gravissimo e siamo certi che chi guida il calcio italiano non abbia una visione tale della vita. Così come avevamo capito che la Lega Serie A avrebbe fatto di tutto per proteggere le squadre italiane impegnate ancora in Europa, come ha fatto la Ligue 1, che ha addirittura spostato le gare di PSG e Marsiglia “al fine di promuovere il progresso dei club francesi nelle coppe europee”, come si legge nella nota della lega francese. Ecco, avevamo capito che anche la Serie A avesse interesse a proteggere i club italiani. Evidentemente, abbiamo frainteso.