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TUTTO mercato WEBUn destino incrociato
Domenica la Roma affronterà il Milan di Massimiliano Allegri, ma la storia tra l’allenatore livornese e il club giallorosso è una di quelle che tornano ciclicamente, come un filo sotterraneo che lega due destini mai realmente incrociati. Più volte, infatti, Allegri è stato vicino alla panchina romanista, senza che il matrimonio si concretizzasse.
DAL 2013 ALLE PROMESSE MANCATE - Il primo contatto risale all’estate 2013, quando la Roma salutava Zdeněk Zeman a Feb e valutava profili di spessore per inaugurare un nuovo ciclo. Allegri, reduce da un’esperienza intensa al Milan, ammise di essere stato vicino ai giallorossi: «Considerare la panchina della Roma se non dovesse andare avanti l'esperienza alla Juventus? Sono stato vicino alla Roma sei anni fa, poi Berlusconi e Galliani mi fecero rimanere al Milan. A me Roma piace, è una città affascinante e quindi è normale che fare risultati qui sarebbe stato bello, ma ho contratto con la Juve, sto bene alla Juve e sono contento di rimanere alla Juve", raccontò in seguito.
L’IPOTESI POST-FONSECA - Il nome di Allegri tornò prepotentemente nell’estate 2020 e poi ancora nel 2021, quando la Roma stava valutando il dopo Fonseca. La nuova proprietà americana, ambiziosa e desiderosa di dare al club una dimensione internazionale, aveva inserito Allegri nella lista dei tecnici ideali. In quei mesi l’ex Juventus era libero e rappresentava un profilo di alto livello, capace di dare struttura, disciplina e mentalità vincente. Tuttavia, la trattativa non decollò e la Roma scelse José Mourinho, optando per un progetto più mediatico e identitario.
L’ESTATE DEL “QUASI” - Il terzo ritorno di fiamma è datato estate 2025, quando la panchina giallorossa era di nuovo vacante dopo l’intermezzo di Juric. In quei giorni Allegri, appena separatosi dalla Juventus, veniva dato come nome fortemente gradito a Dan e Ryan Friedkin. L’idea di affidarsi a un tecnico esperto e pragmatico piaceva, ma alla fine la Roma decise di puntare su Gian Piero Gasperini, simbolo di un calcio più coraggioso e propositivo. Anche questa volta, il filo del destino si interruppe un passo prima.
UN DESTINO INCROCIATO - Domenica, dunque, Allegri tornerà a incrociare la Roma da avversario. In fondo, è una storia di sguardi reciproci ma mai di nozze. Ogni volta in cui la Roma cambia guida tecnica, il suo nome riappare come un’eco del passato. Forse perché rappresenta l’immagine dell’allenatore capace di dare solidità, risultati e una mentalità vincente. Forse perché, da sempre, la Roma e Allegri sembrano conoscersi troppo bene per non pensare a cosa sarebbe potuto essere.
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